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Coppia bloccata in auto e presa a pugni

da | Lug 6, 2018 | In Primo Piano, Mirandola, In primo piano | 0 commenti

Scene da Far West a Carpi nella notte tra giovedì e venerdì. Una coppia di carpigiani, marito e moglie, stava rientrando a casa poco prima di mezzanotte quando, sulla provinciale all’altezza del caseificio San Giorgio, si è vista tagliare la strada da una Renault Clio. Questa si è poi fermata e da lì è sceso un uomo in evidente stato di alterazione, forse ubriaco. Ha cominciato a urlare e a imprecare e, ricevuta man forte anche dalla donna che era con lui, ha bloccato l’auto dei due carpigiani, costringendoli a scendere. Poi è scattata la violenza cieca, con una gragnuola di pugni che hanno colpito sia il marito che la moglie.

Fortunatamente la coppia è riuscita a fuggire sulle sue gambe. La corsa in ospedale, dove sono state diagnosticate  ferite guaribili, rispettivamente, in 15 e 20 giorni, e poi in mattinata la denuncia dai carabinieri.

Adesso si sta stringendo il cerchio attorno ai due aggressori, sulle indagini i militari chiedono la massima riservatezza.

Intanto, il figlio della coppia ha diramato un appello su Facebook mostrando la foto dei genitori in ospedale.

Vedete queste due persone…
Ieri 04/07/2018 hanno rischiato la vita per colpa di un malato sicuramente ubriaco e della sua compagna
(entrambi ITALIANI).
Sono stati aggrediti nella rotonda dove c’è il caseificio S.Giorgio, Carpi (MO) tra le 23.30 e le 24.I due a bordo di una Renault Clio grigia vecchio modello hanno avuto il coraggio, dopo aver tagliato la strada in auto, di scendere e prendere a pugni sia mio padre sia mia madre, una donna.
Abbiamo passato tutta la notte al pronto soccorso con esami, accertamenti etc…Prognosi di 15 e 20 giorni e denuncia ai carabinieri fatta.
Penso di aver passato una delle notti più brutte della mia vita, pensando che poteva andare anche peggio.
Adesso non sono qui ne a piangere ne a farmi compatire ma voglio solo che sappiate quanta brutta gente c’è al mondo e quanto ci voglia poco per rovinare una famiglia.
Adesso stiamo “BENE” e ringrazio tutti quelli che ci sono stati vicini in queste ore.
Cosa importante, se ci sono testimoni che hanno visto qualcosa si facciano avanti e non abbiate paura, certa gente non merita di vivere.
Voglio che paghino per il male che hanno fatto.
Mi rivolgo a quell’uomo adesso, se si può definire tale, che si faccia un esame di coscienza e si costituisca alle forze dell’ordine.

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