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Mirandola, l’Azienda Usl conferma un caso di malattia da virus West Nile

da | Ago 2, 2018 | In Primo Piano, Mirandola, Cavezzo, Cronaca | 0 commenti

Mercoledì 1 agosto il Comune di Cavezzo e quello di Mirandola hanno attivato una disinfestazione straordinaria per sospetti casi di Chikungunya. Giovedì 2 agosto le analisi dell’Azienda Usl hanno escluso che quello di Cavezzo sia un caso di Chikungunya, mentre quello di Mirandola è risultato essere un caso di malattia da virus West Nile. Questa breve nota perché forse non abbiamo spiegato in maniera chiara quello che è successo.

“In merito al caso, segnalato mercoledì 1 agosto, di una persona residente nel Comune di Cavezzo, le analisi di laboratorio hanno escluso che si tratti del virus Chikungunya trasmesso dalla zanzara tigre. Risulta invece confermato un caso di malattia da virus West Nile in una persona residente nel Distretto di Mirandola”. Lo rende noto un comunicato dell’Azienda Usl, che raccomanda l’importanza della protezione contro le zanzare.

L’infezione – spiega ancora l’Ausl – può decorrere in maniera asintomatica o con stato febbrile che dura pochi giorni; in alcuni casi, però, soprattutto in persone debilitate, può manifestarsi con forme neurologiche che richiedono il ricovero.

Il virus West Nile in Italia è trasmesso soprattutto dalla zanzara comune, contro la quale non sono attualmente previsti interventi straordinari di disinfestazione. Per questo, oltre alle misure specifiche di contrasto alla zanzara tigre, responsabile della diffusione di alcuni virus, è fondamentale la protezione individuale.

Nei giorni scorsi un uomo di 77 anni, residente a Cento, già sofferente di problemi cronici cardiorespiratori, è morto all’ospedale ferrarese di Cona dopo aver contratto il virus West Nile, per una puntura di zanzara infetta.

Intanto, il Comune di Mirandola ha reso noto tramite un comunicato che :

Sono stati sospesi a Mirandola gli interventi di disinfestazione straordinaria iniziati lo scorso 1° agosto in una zona di via San Martino Carano. Gli esiti di laboratorio hanno infatti evidenziato che non si trattava di un caso di Febbre di Chikungunya, trasmessa dalla puntura delle zanzare e pertanto i trattamenti sono stati interrotti. Per il caso di West Nile segnalato dall’Ausl i protocolli non prevedono interventi straordinari come quello della Chikungunya.

Per informazioni Comune di Mirandola – Servizio Urbanistica Ambiente: Telefono 0535-29721, 0535-29725,0535-29710.

I consigli dell’Azienda Usl per la protezione dalle punture di zanzara

·         Installare zanzariere nelle stanze in cui si soggiorna

·         Utilizzare insetticidi adatti all’ambiente domestico

·         Quando possibile, preferire vestiti che non lascino scoperte parti del corpo (camicie con maniche lunghe, pantaloni lunghi) e di colore chiaro (i colori scuri attraggono le zanzare)

·         Utilizzare repellenti sulle parti del corpo che rimangono scoperte, tenendo presente che il sudore ne riduce l’effetto; evitare invece profumi, creme e dopobarba (attraggono gli insetti)

Donne in gravidanza e minori devono consultare il proprio medico o farmacista prima di utilizzare questi prodotti, mentre particolare attenzione va posta ai bambini di età inferiore ai 3 mesi, per i quali l’utilizzo dei repellenti è sconsigliato. I repellenti di sintesi (tipo DEEt) in forma di crema o spray sono efficaci contro la zanzara tigre, ma devono essere utilizzati con cautela.

Cosa sono la West Nile Disease e il Chikungunya virus

West Nile Disease

È una malattia infettiva diffusa in molte regioni dell’Africa, Medio Oriente, India, Indonesia e, con minori intensità, è presente anche in alcune zone dell’Europa meridionale. In Italia è trasmessa soprattutto dalla zanzara comune, anche se è possibile che l’infezione avvenga dopo la puntura della zanzara tigre.

Da alcuni anni la regione Emilia-Romagna ha attivato un sistema di sorveglianza sulla circolazione nei nostri territori del virus responsabile della West Nile Disease per verificare la presenza di questo agente patogeno nelle zanzare e negli uccelli (dove il virus si moltiplica), nei cavalli e nell’uomo (che possono venire infettati occasionalmente a seguito di punture).

Chikungunya virus

È una malattia di origine virale trasmessa dalla zanzara tigre e che può essere trasmessa dalla persona infetta ad altre zanzare: per questo, in presenza anche di solo sospetto, vengono previsti interventi straordinari che hanno lo scopo di bonificare l’area circostante il domicilio e la sede di lavoro da tutti i vettori potenzialmente infetti ed evitare il possibile sviluppo di focolai locali di trasmissione del virus.

Dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si manifestano sintomi simili a quelli dell’influenza, con febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e soprattutto importanti dolori articolari (da cui deriva il nome, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”). In alcuni casi, si può sviluppare anche eruzione cutanea pruriginosa. Il tutto si risolve spontaneamente, in genere in pochi giorni, anche se i dolori articolari possono persistere anche per molti mesi. Le complicanze più gravi sono rare e possono essere di natura emorragica (anche se non così gravi come nella Dengue) entro 3-5 giorni, o neurologica, soprattutto nei bambini.

Tutti i consigli su come i cittadini possono contrastare la diffusione della zanzare tigre sono disponibili su www.zanzaratigreonline.it.

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