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Zanzare comuni, Ausl Modena: “Infestazione di dieci volte superiore rispetto a quella dello scorso anno”

da | Ago 4, 2018 | In Primo Piano, Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero, Bomporto, Bastiglia, Ravarino, Nonantola, Novi, Soliera, In primo piano, Carpi, In primo piano, Salute | 0 commenti

“Un’infestazione di dieci volte superiore rispetto a quella dello scorso anno quanto al numero di zanzare comuni in circolazione e presentatasi in netto anticipo, a causa delle particolari condizioni climatiche di questa estate 2018”. Lo scrive in una nota l’Azienda Usl Modena che coglie l’occasione, dopo le vicende dei giorni scorsi, per riproporre il tema della prevenzione.

“Se negli ultimi anni – prosegue la nota – si è posta particolare attenzione alla zanzara tigre, contro la quale l’Azienda USL continua a raccomandare misure cautelative e trattamenti ad hoc, non si può dimenticare che la nostra zanzara comune (culex pipiens), oltre ad essere particolarmente fastidiosa, può essere portatrice di infezioni, come quelle causate dal Virus di West Nile”.

Il contatto col virus solitamente si limita ad un’infezione che decorre senza disturbi e l’unica traccia che rimane è la presenza di anticorpi specifici contro il virus. In alcuni casi si sviluppa la malattia denominata West Nile Disease con sintomi evidenti che possono ricordare una sindrome influenzale e che durano pochi giorni. Tuttavia, sia pure raramente e soprattutto in persone debilitate, si può arrivare a gravi forme neurologiche che richiedono il ricovero in ospedale. La diagnosi di queste forme avviene grazie alla stretta collaborazione dei reparti ospedalieri dell’Azienda USL con il laboratorio regionale di riferimento (S. Orsola-Bologna).

Il West Nile è diffuso in molte regioni di Medioriente, India, Indonesia, Africa settentrionale (specie in Egitto), ma ormai presente anche in alcune zone dell’Europa che si affacciano sul Mediterraneo. Il ciclo di moltiplicazione del virus si sviluppa fra alcune specie di uccelli migratori e le nostre zanzare. L’uomo, come pure il cavallo, viene infettato occasionalmente e non è in grado di trasmettere l’infezione né ad altre zanzare, né ad altre persone.

“Il rischio è moderato – precisa Giovanni Casaletti, Direttore del Servizio di Igiene pubblica dell’Azienda USL di Modena –, ma per salvaguardare la salute della cittadinanza e ridurre il più possibile la probabilità di contrarre l’infezione, le misure di prevenzione attualmente più efficaci sono quelle legate alle precauzioni individuali. Occorre ridurre il più possibile la presenza di zanzare negli ambienti chiusi con l’uso di zanzariere, eventualmente integrato da trattamenti con insetticidi adatti all’ambiente domestico (sempre leggendo attentamente le avvertenze). All’aperto, soprattutto nelle ore serali e notturne – prosegue – è bene indossare indumenti di colore chiaro, che coprano quando possibile anche braccia e gambe; evitare profumi, creme e dopobarba che attraggono gli insetti, e fare uso di repellenti cutanei, da applicare sulle zone del corpo scoperte. Si tratta di prodotti con efficacia di durata variabile (da 30 minuti ad alcune ore) e che quindi possono necessitare di più applicazioni, pertanto quando si sceglie uno dei prodotti in commercio, vanno verificate sulle confezioni le caratteristiche (principio attivo, concentrazione, precauzioni d’uso ecc.) e l’età minima di utilizzo”.

I consigli dell’Azienda USL per la protezione dalle punture di zanzara

  • Installare zanzariere nelle stanze in cui si soggiorna
  • Utilizzare insetticidi adatti all’ambiente domestico
  • Quando possibile, preferire vestiti che non lascino scoperte parti del corpo (camicie con maniche lunghe, pantaloni lunghi) e di colore chiaro (i colori scuri attraggono le zanzare)
  • Utilizzare repellenti sulle parti del corpo che rimangono scoperte, tenendo presente che il sudore ne riduce l’effetto; evitare invece profumi, creme e dopobarba (attraggono gli insetti)
  • Donne in gravidanza e minori dovrebbero consultare il proprio medico o farmacista per individuare il prodotto più indicato, mentre particolare attenzione va posta ai bambini di età inferiore ai 3 mesi, per i quali l’utilizzo dei repellenti è sconsigliato.

 

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