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Non solo West Nile, attenzione al virus Toscana dei pappataci

da | Set 20, 2018 | In Primo Piano, Bomporto | 0 commenti

Mentre in Emilia-Romagna le persone continuano a morire per la West Nile, malattia virale trasmessa dalle zanzare che dalle nostre parti ha già mietuto 18 vittime e infettato in modo molto grave almeno 66 pazienti, un nuovo allarme sulle malattie portate dagli insetti tocca la Bassa.
Si chiama virus Toscana e lo portano i pappataci, piccoli insetti volanti chiari e pelosi che pungono di sera. Oltre che per gli uomini, cui possono portare varie forme di meningite, possono essere letali anche per i cani. Almeno un caso di patologia da puntura di pappataci, su una donna di 36 anni Castelnuovo Rangone, è stato registrato ufficialmente in questi giorni al Policlinico di Modena, e qui il Comune di Bomporto è il primo a cominciare a diramare le informazioni su come difendersi dal nuovo pericolo.

Ecco la comunicazione ufficiale del Comune di Bomporto, pubblicata sul sito istituzionale

Toscana Virus trasmesso dai flebotomi (pappataci)

I flebotomi, popolarmente noti come pappataci, sono insetti simili a piccole zanzare che, a differenza di quest’ultime, presentano un ciclo biologico terricolo ovvero le uova vengono deposte su strati di sostanza organica in decomposizione, dove si sviluppano le larve. I focolai di infestazione non sono mappabili nel coso degli anni, presentando una estrema variabilità a livello di localizzazione. Dal punto di vista epidemiologico, proprio a causa delle peculiarità del ciclio biologico, le patologie da flebotomo riguardano più frequentemente zone pedecollinari e collinari, mentre le patologie trasmesse dalle zanzare sono più comuninelle aree di pianura, specie se caratterizzate da numerosi percorsi/bacini di acqua.
Il flebotomo è vettore di patologie (leishmaniosi – patologia da protozoi) soprattutto nel cane , ma forme cutanee o viscerali possono riguardare anche l’uomo, determinando encefaliti (Toscana virus), che risultano essere fortunatamente fenomeni sporadici. Nonostante questo, nei casi di meningiti a liquor limpido (vale a dire di origine virale), gli esami di laboratorio effettuati dai reparti ospedalieri comprendono sempre la ricerca del virus West Nile e Toscana.

Per le caratteristiche dei cicli riproduttivi, non è stato finora possibile definire una strategia di lotta antilarvale (contariamente a quanto definito, ad es. per la zanzara tigre)
I centri specializzati (ad es. il Centro Agricoltura Ambiente di Crevalcore) al momento foriscono i seguenti suggerimenti:

  1. corretta pulizia di giardini, cantine, soffitte e cucce per i cani o altri animali domestici;
  2. installazione di zanzariere a protezione del contesto abitativo (a maglia fitta, non superiore ai 2 mm);
  3. uso di repellenti nei luoghi aperti, analogamente a quanto previsto con le zanzare;
  4. proteggere i cani con sostanze repellenti specifiche, indicate dai veterinari.

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