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Riapre la Basilica abbaziale di Nonantola – LE FOTO

da | Set 11, 2018 | In Primo Piano, Nonantola | 0 commenti

Domenica 16 settembre riaprirà al culto la basilica abbaziale di Nonantola, concatterdrale dell’arcidiocesi di Modena-Nonantola. Un evento atteso non solo dalla comunità nonantolana, ma dall’intera chiesa locale, che avrà come filo conduttore la parola “pietre”.

Dopo i saluti istituzionali di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, Federica Nannetti, sindaca di Nonantola, e Sabina Magrini, direttrice del segretariato regionale del MIBAC, a partire dalle 16 alla Torre dei Modenesi, il cuore della giornata sarà la solenne concelebrazione eucaristica delle 17 nella rinnovata basilica abbaziale, presieduta da monsignor Erio Castellucci, arcivescovo abate di Modena-Nonantola, con altri vescovi e con il Capitolo abbaziale. La riapertura al culto sarà sottolineata in modo straordinario dall’avvio dell’Anno Santo Giubilare concesso da papa Francesco: all’inizio della celebrazione l’arcivescovo Castellucci aprirà la Porta Santa della basilica, che rimarrà aperta fino al 31 dicembre 2019. A seguire verranno svelate le opere d’arte restaurate in occasione dei lavori di recupero della concattedrale. Al termine della celebrazione è prevista una visita guidata condotta dai progettisti e un rinfresco in via Marconi, offerto dai commercianti del paese.

La riapertura sarà valorizzata anche da alcuni eventi correlati, ad ingresso gratuito, che proseguiranno fino a sera: la proiezione di “Pietre Vive”, documentario realizzato da Stefano Caselli, Carlo Battelli e Fabio Fasulo, alle 19.30 nel giardino abbaziale, e dalle 21 nelle absidi della basilica “Petra lucis”, uno spettacolo di videomapping innovativo ed emozionale, che attraverso un linguaggio moderno intende metaforicamente far parlare le pietre, farle narrare la loro storia, ciò che hanno visto nel lungo scorrere del tempo per riconsegnare tutto all’uomo dei nostri tempi.

Per l’occasione il Museo Benedettino e Diocesano d’Arte Sacra rimarrà aperto dalle 15 alle 22 ad ingresso gratuito e al piano terra del palazzo abbaziale sarà possibile visitare la mostra fotografica “Dettagli d’Abbazia”, con immagini di Alessandro Orrea che, salendo sui ponteggi del cantiere durante le lavorazioni, ha potuto entrare in contatto da vicino con le pietre.

 

Indicazioni per partecipare alla solenne concelebrazione eucaristica. L’ingresso in basilica per i fedeli sarà possibile dalle ore 16.30, accedendo soltanto dalla porta laterale lato nord. Per ragioni di sicurezza potranno entrare solo un numero limitato di fedeli (500), che potranno prendere posto nella parte inferiore delle navate e seguire la proiezione della celebrazione attraverso uno schermo. Nella parte superiore, quella del presbiterio, sarà possibile accedere solo con pass-invito e troveranno posto nella navata laterale sud le autorità civili e militari, i restauratori e i collaboratori, i benefattori, i decorati pontifici e i cori e nella navata nord la stampa, i presbiteri, diaconi, ministri istituiti, i seminaristi (ai quali è affidato il servizio liturgico) e i figuranti in abiti storici (che animeranno la presentazione dei doni). Per chi non potesse trovare posto in basilica, sarà possibile seguire la celebrazione eucaristica nel giardino abbaziale attraverso un maxischermo (accedendo dal portone con arco gotico in via Marconi) o in diretta televisiva su Tvqui, canale 19 del digitale terrestre.

Ai giornalisti, fotografi e operatori è richiesto di confermare la propria presenza via mail o telefono entro giovedì 13 settembre 2018. I pass stampa si potranno ritirare il giorno dell’evento a partire dalle 15 al Museo Benedettino e Diocesano d’Arte Sacra, in via Marconi 3 (per maggiori informazioni, telefonare allo 059/549025 o inviare una mail a info@abbazianonantola.it).

NONANTOLA, UN RESTAURO ARTICOLATO PER FAR RISORGERE DAL SISMA LA BASILICA ABBAZIALE

 

 

Nella Basilica abbaziale di Nonantola, i problemi aperti dal drammatico evento sismico del 2012 hanno messo in evidenza le criticità della struttura e hanno imposto alcune priorità d’intervento -come quello sulla copertura e il risanamento della muratura, specie nell’area absidale e nella facciata- per salvaguardare il monumento e riconsegnarlo in sicurezza ai fedeli e ai visitatori.

 

Complessivamente, sono stati svolti interventi per 1 milione 678 mila euro, dei quali 1 milione 200 mila provenienti dai fondi regionali per la ricostruzione, 250 mila reperiti grazie agli sms solidali del terremoto, destinati dal Comune di Nonantola al restauro dell’Abbazia, 130 mila dai fondi 8xmille CEI-Conferenza Episcopale Italiana, 80 mila da istituti bancari e da offerenti privati e 18 mila donati dalla Municipalità e Parrocchia di Radolfzell, in Germania, con cui Nonantola condivide un gemellaggio spirituale per la custodia e la venerazione dei corpi dei santi martiri Senesio e Teopompo.

I lavori sono stati promossi e coordinati, per l’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, dall’Ufficio Ricostruzione post-sisma (per la parte strutturale) e dall’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici (per i restauri delle parti decorative e delle opere d’arte), in collaborazione con il Museo Benedettino e Diocesano d’Arte Sacra di Nonantola, con la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, della Struttura Tecnica del Commissario Delegato STCD e del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna.

Il primo intervento ha interessato la copertura ed è consistito nella sostituzione degli elementi ammalorati, nel collegamento delle capriate lignee alla muratura, nella realizzazione di un doppio assito sulle falde e nella ricostruzione del manto di copertura. Si è proceduto poi al consolidamento delle murature perimetrali e di facciata con l’adozione di tecniche innovative preventivamente sondate e saggiate. All’interno sono state collocate nuove catene di collegamento per rafforzare gli archi della navata centrale ed è stato consolidato e restaurato il paramento murario, compresi i bellissimi capitelli quattrocenteschi.

 

Straordinario l’esito del restauro dell’affresco quattrocentesco con “Crocifissione, Annunciazione e Santi” già in passato interessato da un malriuscito distacco e riportato su pannelli poi danneggiati dal sisma: al consolidamento ed al restauro pittorico ha fatto seguito lo studio di idonei supporti sensibili su cui ricollocare l’opera. Anche lo splendido portale d’ingresso scolpito è stato consolidato, ripulito e dotato di impianto di allontanamento volatili: ora questo straordinario monumento può essere ammirato e salvaguardato al meglio.

 

L’analisi delle superfici nella parte più antica delle absidi ha evidenziato un apparecchio murario assai complesso, riccamente lavorato e decorato a più colori. Sono stati progettati e ricollocati sull’esterno delle absidi 22 catini in ceramica in sostituzione dei preesistenti bizantini perduti (tranne i tre esposti al Museo).

 

Gli interventi per la parte di ripristino post-sisma sono stati progettati e diretti dall’ing. Augusto Gambuzzi, affiancato per la parte architettonica dall’arch. Vincenzo Vandelli dello studio Progettisti Associati di Sassuolo. Il cantiere è stato affidato alla ditta CandiniArte di Castelfranco Emilia, mentre il restauro di una parte delle opere d’arte dell’abbazia è stato realizzato dalla ditta Ripresa Restauri di Modena. Il restauro delle superfici murarie, del protiro e del pavimento è stato eseguito dalla ditta CandiniArte su progetto dell’arch. Vandelli; mentre il nuovo impianto di illuminazione interno è stato progettato e coordinato dall’arch. Domenico Biondi dello studio Progettisti Associati di Sassuolo e realizzato dalla ditta Graf di Nonantola; i corpi illuminanti led, di ultima generazione, sono stati forniti dalla ditta Lucetrend-Quarta dimensione di Modena.

Sono in corso ancora alcuni progetti, di cui il più recente di oltre 300 mila euro complessivamente,  per i quali è in atto la richiesta di un contributo dalla Regione Emilia-Romagna.

La riapertura solenne della Basilica abbaziale segna un momento importante nel cammino del restauro e della valorizzazione di uno dei monumenti più importanti del nostro territorio, che proseguirà con ulteriori interventi nel 2019 e 2020. Infatti, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha iscritto a bilancio 250 mila euro su ognuna delle due annualità per i lavori di restauro conservativo della cripta – l’unica parte dell’abbazia non toccata dai restauri appena conclusi, se non per il rinnovo dell’illuminazione interna – la sistemazione degli esterni e del giardino, il rifacimento e la ridistribuzione degli spazi al piano terra del Palazzo abbaziale ad uso del Museo Diocesano e per progetti di valorizzazione dell’Abbazia e del suo patrimonio attraverso sistemi e installazioni multimediali.

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