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West Nile, 18 i decessi in Emilia-Romagna

da | Set 18, 2018 | Altri Comuni, Cronaca, Salute | 0 commenti

Novantasei le forme neuro-invasive, con 18 decessi (1 a Piacenza, 3 a Modena, 3 a Bologna, 8 a Ferrara, 3 a Ravenna); 66 casi di forme febbrili e 26 infezioni asintomatiche. È il bollettino della Regione Emilia-Romagna sui casi di West Nile.

L’età delle persone decedute varia da un minimo di 63 anni a un massimo di 87. Dal 12 settembre non è stato segnalato nessun nuovo caso.

Intanto, martedì 18 settembre l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, ha incontrato i rappresentanti dei sindaci dei Comuni capoluogo e dei presidenti di Provincia per fare il punto sulle infezioni del virus West Nile in Emilia-Romagna.

“Quest’anno ci siamo mossi nei tempi giusti, ma si è trattato di un anno davvero particolare, che potrebbe ripetersi. Quindi, dobbiamo serrare le fila. Intanto rinnoviamo questo gruppo di lavoro, che è un gruppo tecnico- ha spiegato Venturi-:è la sede idonea in cui possono trovare risposta le specifiche esigenze territoriali, e attraverso cui vengono fornite informazioni tempestive sui lavori e gli eventi in corso”. L’obiettivo del gruppo sarà dunque studiare buone pratiche, definire modalità informative più efficaci ed elaborare strategie per supportare e facilitare le attività dei Comuni.

L’assessore ha annunciato poi la giornata di formazione del 7 novembre in Regione, a Bologna, rivolta ai tecnici comunali e agli operatori delle aziende sanitarie coinvolti nelle attività di sorveglianza e lotta alle zanzare, “un’opportunità di aggiornamento e confronto sui diversi aspetti legati a questo tema”; e il convegno che verrà fatto entro la fine dell’anno, per fare un bilancio del 2018 e condividere, con degli esperti, le misure più efficaci per il futuro.

Nel corso dell’incontro si è discusso del tema dei privati, e della necessità di mettere a punto strategie innovative per sensibilizzarli sull’importanza di attuare puntualmente la disinfestazione: si stima, infatti, che il 75-80% dei focolai sia in aree private. Per quanto riguarda, invece, gli interventi di disinfestazione effettuati dal pubblico, l’assessore ha ribadito come non ci sia un problema economico, anzi: la Regione, infatti, contribuisce da sempre con un finanziamento consistente, “ed è sempre disponibile ad incrementarlo” ha concluso Venturi.

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