Arriva in Consiglio comunale a San Possidonio la questione dell’impianto bidoneranno che l’azienda Bio Bimat vuole costruire a Concordia.
Nella seduta di lunedì 29 ottobre, alle ore 19, la maggioranza consiliare presenterà un ordine del giorno che esprime parere contrario alla costruzione dell’impianto.
Questo il testo presentato e che sarà discusso:
Premesso che
Grazie alle scelte degli amministratori e alle politiche industriali dell’azienda partecipata Aimag in questi anni è stato possibile avviare in tutti i comuni un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti che sta dando ottimi risultati, portando il livello di raccolta differenziata al 90%. Uno dei più alti alti in Italia e che supera livelli virtuosi anche a livello europeo.
Su questo territorio gli investimenti dei Comuni e della loro Azienda hanno attivato un’economia circolare che funziona: Dai rifiuti organici e dalle biomasse prodotte si ricavano compost, energia pulita utilizzata negli impianti di trattamento o immessa nella rete di teleriscaldamento e di energia elettrica.
Ogni investimento portato avanti in questi anni è stato calibrato in modo da risultare adeguato al bacino di utenza.
A questi territori che si sono organizzati virtuosamente e che hanno scelto di investire con fini non speculativi, nel rispetto della sostenibilità ambientale, non si può chiedere contestualmente di ospitare grossi investimenti di imprese in strutture ricettive che traggono profitto dalla gestione dei rifiuti di altri territori, soprattutto se questo porta un impatto sulla salute e sulla qualità della vita delle persone.
Considerato che
L’azienda Bio Bimat srl ha presentato una relazione tecnica da cui si evince la volontà di costruire un “Impianto integrato anaerobico/aerobico di recupero rifiuti urbani e speciali non pericolosi per la produzione di Biometano e Ammendante Compostato Misto/Biostabilizzato” in un’area produttiva a ridosso dei centri urbani di Concordia s/S e di San Possidonio.
Dalle dimensioni dell’impianto è prevista una capacità di trattamento di circa 315 T di rifiuto al giorno (di cui 260 T/giorno di FORSU e 60 T/giorno di rifiuti ligno cellulosi).
La provenienza di questi rifiuti è allo stato attuale è ignota e la loro lavorazione non andrebbe a portare alcun vantaggio ai comuni impattati dall’insediamento dell’impianto. Tutt’altro.
La viabilità, già di per se’ particolarmente debole e non sufficiente lungo la direttrice Mirandola-Concordia, andrebbe a subire una ulteriore pesante penalizzazione.
Un impianto così come proposto lascia ragionevoli dubbi sulla tenuta di emissioni odorose, considerata la vicinanza dei centri abitati dei comuni sopra menzionati.Chiede
Che il sindaco e la Giunta di San Possidonio si esprimano con parere negativo in Conferenza dei servizi;
Che il sindaco e la Giunta si mobilitino chiedendo al comune di Concordia di operare nella medesima direzione, non autorizzando l’impianto;Che il sindaco, anche in qualità di assessore all’ambiente dell’UCMAN, domandi alla Regione Emilia Romagna di pianificare una distribuzione di questi impianti in modo da apportare vantaggi per il territorio e per la comunità, non lasciando la programmazione ai soli attori industriali privati.
LEGGI ANCHE:
- Biometano a Mirandola, i dubbi di Ganzerli: “Prima di tutto viene la salute e la qualità della vita dei cittadini”
- Biometano, cosa succede nella Bassa
- Impianto biometano, Concordia Democratica dice no
- Concordia, per il maxi impianto di biometano “Impatto contenuto”, secondo l’azienda che lo vuole realizzare
- Concordia, ecco come sarà il nuovo impianto di biometano
- Gli imprenditori Cna dicono no al nuovo impianto di biometano a Concordia
- Nuova centrale a biometano di Concordia, montano le polemiche
- Biometano, Pd “Rispettare territorio che ha fatto scelte per l’ambiente”
- Impianto biometano Concordia, l’azienda: “Solo 15 camion al giorno, e l’organico dalla regione”