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Chiude il bar Lanterna Blu a Mirandola

da | Ott 15, 2018 | In Primo Piano, Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA –

Chiude dopo decenni di attività il Bar Lanterna Blu.

Nato in via Castelfidardo, é diventato subito uno dei punti di incontro della Mirandola pre-sisma, noto al tempo anche come luogo di ritrovo per le “fughe” da scuola.

Spostatosi fuori dal centro storico in seguito al terremoto del 2012, aveva ripresto la propria attività in via Curiel.

Negli ultimi mesi, in seguito al mancato rinnovo della convenzione, la decisione di chiudere l’attività, in considerazione anche della poca appetibilità del centro storico, ridotto oggi ad un cantiere esteso e spesso deserto.

Un’altra attività della vecchia Mirandola che sparisce.

Sul tema non sono mancate le polemiche. A cui risponde l’assessore comunale Roberto Ganzerli.

Lanterna Blu, Kebab, Bar L’Angolo e parrucchiera (zona ospedale) sono le ultime 4 delocalizzazioni su suolo pubblico fatte (in deroga alle normative sul commercio) dopo il terremoto. Queste delocalizzazioni sono normate da una ordinanza che prevede tempi di rientro precisi ai delocalizzati. A questi tempi si può derogare nel caso che una attività sia in attesa del ripristino dell’agibilità dei locali occupati prima dal sisma oppure nel caso si sia scelta un’altra locazione che non è ancora nelle condizioni di ospitare l’attività stessa nel pieno delle sue funzioni.

Con la proprietà della LANTERNA BLU mi sono incontrato negli ultimi mesi molte volte perchè, pur avendo la sede “originale” agibile, la stessa proprietà non riteneva ci fossero le condizioni per esercitare la propria attività in via Luosi. Ho proposto a questo punto di cercare una soluzione alternativa e mi sono messo a disposizione (l’ho fatto con tanti commercianti) per trovare spazi che fossero subito pronti o in via di sistemazione e adatti ad ospitare Lanterna Blu. Un semplice preliminare di affitto anche di una locazione pronta fra molto tempo avrebbe consentito di avere una ulteriore deroga dei tempi di rientro lasciando attiva Lanterna Blu in via Curiel (dove si trova ora). La proprietà dopo diversi incontri mi ha comunicato che non aveva trovato la sistemazione che cercava e che quindi avrebbe chiuso attività (poteva farlo entro il 31 dicembre).

Perchè non può rimanere in quel sito? Perchè quell’area è classificata verde pubblico e dal 2015 abbiamo deciso di non classificare altre aree commerciali per non consumare altro territorio e utilizzare spazi già esistenti o recuperare spazi dismessi. Ma anche se avessimo deciso di classificare l’area, questa sarebbe andata a bando e non avrebbe garantito a nessuno quello spazio.

Il KEBAB ha la sua sede non agibile dal terremoto in via Pico in attesa che venga ristrutturata. Quindi lui ha diritto al rimanere delocalizzato. Nonostante questo, vista la posizione vicino ad un incrocio e dato che il comune vuole sistemare quell’area a parcheggio e pista ciclabile ho chiesto al proprietario del KEBAB di spostarsi entro il 30 settembre 2018. Per una serie di notifiche burocratiche È amministrative che devono essere fatte alla lettera per evitare ricorsi, appelli, contenziosi vari, il tutto è slittato al giorno 8 di novembre, data entro la quale tassativamente il KEBAB dovrà lasciare quello spazio andando ad occupare una sede privata.

Anche le altre due attività (bar Angolo e parrucchiera) sono in attesa di rientrare nella loro sede pre terromoto una volta ultimati i lavori. Tutto questo per dire che i rientri avvengono anche per corretteza di chi è rientrato investendo, pagando un affitto (i delocalizzati non pagano nulla nemmeno le spese del ripristino dell’area, giustamente) e sostenendo spese per ottemperare a tutte le regole del commercio (vi posso garantire che molti commercianti mi hanno fatto notare questa situazione). Grazie per attenzione

 

Foto di Giuseppe Soccio

 

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