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San Prospero dona i contanier a Serramazzoni, Galli (Forza Italia) propone un gemellaggio

da | Ott 4, 2018 | San Prospero | 0 commenti

“Serramazzoni, il sindaco promuova un gemellaggio con San Prospero”. E’ lLa proposta del capogruppo di Forza Italia in Regione Andrea Galli: ‘Il sindaco di San Prospero Sauro Borghi non solo ha messo a disposizione i moduli provvisori utilizzati nei mesi successivi al terribile sisma del 2012, ma ha dimostrato un impegno e una presenza in prima persona encomiabili’

“Caro sindaco Bartolacelli, in un momento così difficile per i cittadini di Serramazzoni per il sequestro delle scuole riscontriamo come la collaborazione istituzionale sia giunta non dall’Unione dei Comuni del Frignano di cui Serra fa parte o da altri enti, ma bensì da San Prospero, un Comune della Bassa terremotata amministrato peraltro dal Pd a testimonianza di come le differenze tra partiti possano essere messe in secondo piano rispetto ai problemi reali della gente. Un atteggiamento positivo, questo, a onor del vero messo in campo sul caso di Serramazzoni anche dalla giunta regionale e dal presidente Bonaccini. Per questo vorrei invitarla a prendere in considerazione l’idea di istituire un gemellaggio tra Serramazzoni e il Comune di San Prospero”. La proposta in una lettera aperta inviata al primo cittadino Claudio Bartolacelli, arriva dal capogruppo di Forza Italia in Regione Andrea Galli. “Il sindaco di San Prospero Sauro Borghi non solo ha messo a disposizione i moduli provvisori utilizzati nei mesi successivi al terribile sisma del 2012, ma ha dimostrato un impegno e una presenza in prima persona encomiabili – continua Galli nella sua lettera aperta a Bartolacelli -. L’ipotesi di gemellaggio tra due Comuni della stessa Provincia ma geograficamente diversi sarebbe un gesto concreto per suggellare questa collaborazione e renderebbe l’istituto del gemellaggio una forma reale di ‘amicizia’ tra Comuni, ben diversa da quel patto strettamente propagandistico con realtà straniere delle quali i residenti e le famiglie locali sanno poco o nulla”.

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