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Sandro Palazzi si candida come presidente della Provincia. E potrebbe farcela

da | Ott 12, 2018 | Finale Emilia | 0 commenti

Si avvicinano le elezioni per scegliere il nuovo presidente della Provincia. E scende in campo Sandro Palazzi come candidato. E potrebbe farcela. Si sono chiusi i termini per presentare liste e candidati e sono Giandomenico Tomei, sindaco di Polinago, e  Sandro Palazzi, sindaco di Finale Emilia, i candidati per l’elezione del presidente della Provincia, mentre saranno quattro le liste per il Consiglio provinciale. Il primo, in teoria, per il centrosinistra che ha la maggioranza dei numeri, il secondo, in teoria, per il centrodestra e chiunque non si riconosca della maggioranza guidata dal Pd.

Sandro Palazzi

Il puntoè che Tomei può contare sul sostegno del Pd e del centrosinistra, che lo ha scelto come candidato unico. Ma i mal di pancia sul suo nome non sono mancati, perchè un certo consenso lo aveva raccolto anche sindaco di Palagano Fabio Braglia che ha dovuto poi ritirare la disponiblità. iIsuoi sostenitori accetteranno di buon grado la decisione presa dal partito o faranno  franchi tiratori? Cosa accadrà al momento del voto? Per questo, pur non avendo i numeri sulla carta, Palazzi potrebbe farcela.Ecco il suo commento:

Sono orgoglioso che tutto il centro-destra abbia indicato la mia persona per rappresentarlo in questa tornata elettorale che prevede che solo i Consiglieri Comunali dei comuni della provincia possano votare.
Ho accettato la candidatura con la condizione di non fare perdere nemmeno un minuto del mio tempo che è dedicato completamente al nostro Finale, alla sua rinascita, alla sua ricostruzione, alla risoluzione di tanti problemi che affliggono la nostra comunità, alla buona amministrazione.
Ma se vogliamo cambiare, ci dobbiamo impegnare a migliorare guardando anche più in là, oltre il singolo ,seppure importante,Comune che si governa. Un sentito grazie a tutti gli amici che in questi giorni hanno raccolto la considerevole mole di 120 firme al mio sostegno, esentandomi dal gravoso impegno per consentirmi di rimanere concentrato e totalmente a disposizione di Finale.
Anche se l’esito della votazione appare scontato a favore dei nostri avversari, comunque il centro-destra c’è, è vivo e pronto a ricoprire un ruolo da protagonista per il prossimo futuro anche a Modena.

Intanto, i civici di Uniamoci fanno sapere la loro posizione.

Alle prossime elezioni provinciali del 31 ottobre, Uniamoci conferma la propria linea di essere forza aggregatrice per tutte le Opposizioni. Appello a cui hanno risposto le forze di centrodestra (M5S non partecipa) come nelle 2 precedenti edizioni, e al quale non hanno risposto tutte le nostre liste civiche: 6 di loro hanno scelto un’altra strada, a nostro parere meno definita dal cambiamento e più facilmente ostaggio del PD.

Si dividono quindi le nostre strade, e noi andiamo avanti come sempre.

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Le candidature e liste sono state presentate, giovedì 11 ottobre, all’Ufficio elettorale della Provincia di Modena in vista delle elezioni che si svolgeranno mercoledì 31 ottobre nella sede della Provincia di Modena; voteranno 707 “grandi elettori”, tutti i sindaci e i consiglieri comunali che saranno chiamati eleggere il nuovo presidente e i 12 componenti del Consiglio provinciale.

La liste per l’elezione dei consiglieri e relativi candidati sono “Insieme per una nuova provincia” che candida a consigliere Gian Carlo Muzzarelli, Maria Costi, Fabio Braglia, Paola Guerzoni, Massimo Paradisi, Caterina Rita Liotti, Luca Prandini, Federica Nannetti, Roberto Solomita, Maurizia Rebecchi, Roberta Zanantoni e Monja Zaniboni  “Unione Modena Civica-Uniamoci” candida Geminiano Benassi, Teresa Falanga, Simona Magnani, Marina Messori, Antonio Platis e Marco Rubbiani; “Civicamente Modena” candida a consigliere Enrico Diacci, Silvia Santunione, Mauro Smeraldi, Elena Ronchetti, Marco Vitali e Anna Azzi, mentre la lista “Progressisti e civici per Modena” candida Rita Bellei, Claudia Bellucci, Marco Cugusi, Marco Giovanelli, Stefano Lugli e Morena Minelli.

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Sono in corso le verifiche sull’ammissibilità delle candidature previste dalla legge di riordino delle Province che tutela la parità di genere: nelle liste, infatti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 60  per  cento  del  numero  dei  candidati.

Pierdomenico Tomei

Sono eleggibili alla carica di presidente, inoltre, i sindaci non in scadenza nei prossimi 12 mesi, mentre sono eleggibili alla carica di consigliere provinciale i sindaci e i consiglieri comunali.

Le candidature alla presidenza dovevano essere sottoscritte da 107 aventi diritto al voto, mentre per le liste all’elezione del Consiglio, composte da almeno sei candidati (massimo 12, quanti saranno i consiglieri provinciali) erano necessarie 36 firme, sempre di aventi diritto.

Il corpo elettorale provinciale di Modena è suddiviso in sei fasce demografiche al fine di proclamare gli eletti con il metodo del voto ponderato che assegna un peso diverso ai comuni a seconda del numero di abitanti.

In base alla legge, le Province si occupano di viabilità e trasporti, edilizia scolastica e pianificazione della rete scolastica, assistenza tecnico amministrativa agli enti locali, pianificazione territoriale e pari opportunità.

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