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Batterio chimera, le macchine cuore-polmone distribuite da Livanova

da | Nov 22, 2018 | In Primo Piano, Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA – Sono distribuite e commercializzate dalla ditta Livanova del gruppo Sorin di Mirandola, ma prodotte dalla Stockert di Friburgo in Germania, le 19 macchine cuore-polmone delle 29 in Emilia-Romagna che sarebbero legate ai due morti al Salus Hospital di Reggio Emilia. Cinque delle 19 su cui si è concentrata l’attenzione della Regione sono già dismesse negli anni e sostituite, come spiega una nota della Regione.

Le macchine permettono la circolazione extracorporea nel corso di particolari interventi cardiochirurgici. Il legame macchina-batterio è l’acqua, che serve infatti per raffreddare l’apparecchiatura: è da qui che può liberarsi un aerosol con il microrganismo.

“Siamo di fronte a un evento raro, causato probabilmente da un lotto di macchinari prodotti dalla stessa azienda. L’allerta, naturalmente, da parte nostra è massima: ci siamo già mossi, stiamo facendo tutto ciò che è necessario per garantire la sicurezza dei pazienti”, ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, annunciando l’avvio di un’indagine della Regione.

Il Micobatterio chimera si può annidare in una macchina in uso nelle sale operatorie. Due i decessi accertati, dopo un ricovero in cardiochirurgia al Salus Hospital di Reggio Emilia, legati all’infezione da parte di questo microrganismo. Per altri due casi sospetti – sempre dopo un ricovero nella stessa struttura – sono in corso accertamenti. Inoltre, la verifica è stata avviata anche sugli anni scorsi, in particolare su circa un centinaio di cartelle relative a persone sottoposte a interventi di cardiochirurgia in Emilia-Romagna, soprattutto a carico delle valvole cardiache, nel periodo 2010-2017, persone poi decedute. Accertamenti che la Regione sta conducendo anche su richiesta del ministero della Salute. Sono, invece, i Nas di Parma a condurre gli accertamenti investigativi che hanno portato al sequestro dei dispositivi.

“La Regione- conclude Venturi- ha già chiesto alle strutture di cardiochirurgia che vengano sostituite tutte le macchine potenzialmente a rischio o che ci sia un loro adeguamento, per evitare altre possibili diffusioni in sala operatoria di agenti patogeni”.

Inoltre, la Regione, che in questa vicenda coinvolgerà i medici di famiglia, sta preparando un’informativa che invierà a tutti i pazienti nelle strutture di cardiochirurgia, operati con l’utilizzo della macchina cuore-polmone per informarli sulle infezioni che si sono verificate e invitarli, in caso si verificassero successivamente al ricovero sintomi febbrili, a rivolgersi al proprio medico curante.

Intanto la Salus di Reggio Emilia fa sapere di aver rispettato le regole e che la manutenzione fatta dalla Livanova è stata eseguita regolarmente.

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