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Biometano, lunedì 5 novembre giornata delicata per il futuro di Concordia

da | Nov 4, 2018 | Concordia | 0 commenti

Forse è il caso o, più semplicemente, il frutto di un’attenta strategia di comunicazione, ma nel giorno della prima assemblea pubblica del comitato “Salute e Ambiente Concordia” la Bio Bimat, l’azienda che dovrebbe realizzare l’impianto nel comune della Bassa, apre una pagina Facebook per interagire con i cittadini e incontra le associazioni di categoria Cna e Lapam e gli imprenditori dell’area industriale ex Kermar.

Lunedì 5 novembre sarà, dunque, una giornata intensa per il futuro di Concordia.

Da un lato, come già anticipato qualche giorno fa, la prima assemblea del Comitato spontaneo, alle ore 20.30, nella sala Splendor (via Garibaldi 25). Un incontro promosso insieme ad altri comitati civici della zona attenti alle questioni ambientali e alla salute dei cittadini.

Dall’altro l’avvio del percorso di confronto annunciato dall’azienda nel corso dell’incontro con i consiglieri comunali di Concordia dei giorni scorsi. Da lunedì, infatti, la pagina Facebook sarà uno spazio aperto alle domande dei cittadini, ma anche l’occasione da parte dell’azienda di sfruttare le potenzialità del social network per spiegare le caratteristiche dell’impianto. L’azienda ha annunciato che a breve sarà anche attivato un sito internet e pubblicato, periodicamente, un report con i dati dell’impatto ambientale.

Sempre lunedì è in programma un incontro con le associazioni di categoria Cna e Lapam e gli imprenditori dell’area industriale ex Kermar. Secondo quanto riferisce la nota dell’azienda, “sarà l’occasione per un confronto diretto sui dati concreti del progetto, a partire dal traffico e dal timore di dispersione odorigene”.

Inoltre, nei prossimi giorni la società inviterà i consiglieri comunali di Concordia, e gli altri stakeholder del territorio, ad una visita ad un impianto simile già attivo. “L’invito – si legge ancora nella nota – sarà esteso al sindaco, agli amministratori e ai consiglieri comunali di San Possidonio: i soci di Bio Bimat rendono nota la loro disponibilità a presentare il progetto ai consiglieri comunali di San Possidonio, per avviare un confronto nel merito, fondato su dati reali e non su fake news e numeri che non hanno fondamento nella realtà”.

Sempre secondo quanto riferisce la nota dell’azienda, i camion che conferiranno il materiale all’impianto, secondo una stima largamente prudenziale, saranno 15 al giorno e la gran parte delle operazioni di scarico avverranno tra le 6 le 8 del mattino.

L’azienda, dunque, mette in campo numeri e parole per evitare che si alzi il livello dello scontro sia con le istituzioni che con la comunità, già sul piede di guerra e nella nota precisa a scanso di equivoci che:

Tutte le lavorazioni avverranno al chiuso e i locali saranno costantemente mantenuti in depressione per evitare fuoriuscite d’aria.

I soci di Bio Bimat ribadiscono anche l’impegno a lavorare solo con società multiservizi dell’Emilia-Romagna per la fornitura della Forsu, per avere una filiera corta e controllata.

All’interno dell’impianto non c’è combustione: la produzione di biometano, che sarà immesso direttamente in rete, e di ammendante per fertilizzare i campi, avviene tramite processi naturali.

Impianti simili, di recente ne sono stati inaugurati due in Emilia-Romagna (Finale Emilia e Sant’Agata Bolognese), hanno un impatto positivo sull’ambiente in termini di risparmio di combustibili fossili e fertilizzanti chimici  e sono neutri dal punto di vista delle emissioni di CO2.

Bio Bimat, nel ribadire la propria disponibilità al confronto, ricorda che tutti i documenti sull’impianto e gli studi redatti da professionisti sono stati presentati per l’ottenimento della VIA (procedimento a cui Bio Bimat si è sottoposta volontariamente) e disponibili al pubblico per la consultazione.

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