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Per la J Colors di Finale annunciati esuberi

da | Nov 23, 2018 | In Primo Piano, Finale Emilia | 0 commenti

FINALE EMILIA – Per la J Colors si annunciano 49 esuberi tra le sede modenese della ex Rossetti e quella di Lainate, in Lombardia. Appena l’azienda ha comunicato i liceziamenti collettivi, i sindacati lombardi hanno subito indetto sciopero e presso la sede di Lainate sono partiti i presidi fuori dai cancelli. I tagli annunciati, 49 addetti tra gli stabilimenti di Finale Emilia e quello di Lainate, sono da giorni sul tavolo di confronto fra l’azienda e le organizzazioni sindacali Uil, Cgil, Cisl. Nell’ultima tornata di incontri si è messo sul tavolo anche la possibilità di prevedere l’uso di ammortizzatori sociali. Per quanto riguarda Finale, i tagli riguarderebbo tra i 6 e i 10 lavoratori.

L’azienda, che subì diversi danni dal sisma è titolare di alcuni tra i marchi più noti ai professionisti del settore, come Vip, Paramatti, Rossetti, Toscano e Tattoo per l’edilizia professionale e Arsonsisi e Elcrom nel campo delle vernici industriali, è tra le più grandi realtà italiane nel mondo dei colori, e subì gravi danni dal sisma del 2012. Dopo il terremoto, dei 60 dipendenti di Finale alcuni vennero messi in cassa integrazione, altri spostati in Lombardia. La vicenda dell’impresa si è fatta piuttosto complessa nella primavera del 2015.

L’Inps, infatti, non avendo ritenuto sufficiente l’azione della proprietà per riprendere l’attività produttiva, non aveva rinnovato la cassa integrazione “per sisma”. Nel frattempo, l’azienda aveva deciso di demolire e ricostruire il fabbricato danneggiato dal terremoto. Mentre si attendeva l’esito del procedimento Sfinge aperto presso la Regione e mentre il sindacato aveva fatto ricorso al Tar contro la decisione dell’Inps, i dipendenti erano rimasti senza stipendio e senza assegno sociale. Poi la situazione si era sbloccata, nel 2016 ci fu un importante taglio del nastro a Finale con l’avvio della ricostruzione e l’abbattimento della struttura terremotata. Tanti impegni vennero presi dalla proprietà riguardo il rilancio. Due anni dopo, invece, la crisi e l’annuncio di esuberi e ammortizzatori sociali.

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