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Profughi, Hyma attacca la cooperativa Caleidos: “Non paga gli alloggi”

da | Nov 24, 2018 | Mirandola, Finale Emilia, Medolla, Cronaca | 0 commenti

La Hyma srl, società che gestisce a Modena un immobile dove sono ospitati profughi, attacca la cooperativa Caleidos, che gestisce l’ospitalità anche nella Bassa, perché non ha pagato gli alloggi.

A denunciare il fatto è appunto la società Hyma che ha presentato un esposto in Procura. La coop, inadempiente da mesi, ha lasciato gli alloggi, trasferendo i richiedenti asilo all’hotel Tiby. Ora, però, Hyma denuncia il “buco” di oltre mezzo milione lasciato dalla Caleidos.

“Hanno smesso di pagarci oltre un anno fa nonostante abbiano continuato a fruire della struttura e dei nostri servizi, causandoci un danno di oltre mezzo milione di euro. Ci siamo rivolti al Ministero ma anche alla procura, presentando un esposto”, racconta al Resto del Carlino Pasquale Cordaro, in rappresentanza di Hyma.

“Hanno sempre pagato seppur in ritardo ma poi, a partire da settembre 2017, hanno smesso di versare le somme pattuite. Parliamo di 50mila euro al mese per oltre duecento persone alle quali noi, come da accordi, fornivamo luce, gas e biancheria. Hanno smesso di pagarci sostenendo – come si legge pure nell’eposto – di non avere i soldi poichè le prefetture non pagavano e a maggio abbiamo intimato loro di liberare tutti i piani. Così non è stato fatto e, trovandoci in difficoltà, abbiamo chiesto e ottenuto due decreti ingiuntivi dal tribunale, a cui si sono opposti contestandoci per ragioni infondate le fatture da noi emesse”, aggiunge Cordaro.

Il fatto non è sfuggito a Lega e Forza Italia, che sono intervenuti a gamba tesa sulla vicenda.

“La situazione evidenziata dalla Hyma srl che ha in gestione lo stabile di via delle Costellazioni 170 è incresciosa. Avevamo già interrogato la Regione relativamente all’uso del immobile destinato inizialmente residenza universitaria e poi a dare ospitalità a sedicenti profughi e richiedenti asilo. Ma certo non pensavamo ci fosse dietro a questa gestione già discutibile un problema economico e finanziario di tale portata”. Così scrive in una nota il consigliere leghista Stefano Bargi.

“Le cooperative – prosegue Bargi – che fanno business sulla gestione degli immigrati devono dimostrare responsabilità e comunque garantire pagamenti puntuali a chi fornisce loro servizi necessari. E nemmeno vale trincerarsi dietro i ritardi del pagamento delle prefetture che non sono una giustificazione sufficiente per mettere in difficoltà altre imprese a cascata. Non possono essere i cittadini e gli imprenditori a farsi carico delle difficoltà di gestione di chi vuole fare dell’accoglienza il proprio business e già beneficia di fondi statali, strutture e agevolazioni di ogni genere”. Il consigliere ha annunciato che sulla questione “presenteremo a breve una interrogazione per capire nel merito quello che è successo, se questa situazione riguarda anche altre realtà e quando l’azienda in questione potrà usufruire del dovuto”.

“Una cooperativa che ottiene dallo Stato 35 euro al giorno per ogni immigrato che accoglie non può permettersi di non pagare il dovuto e lasciare buchi da quasi 600mila euro. Il business dell’accoglienza a Modena si arricchisce ogni giorno di altri inaccettabili tasselli”. Queste, invece, le parole del capogruppo di Forza Italia in Regione Andrea Galli.

“La cooperativa Caleidos in base alla denuncia del gestore del palazzo doveva pagare appena 9.50 euro a posto letto, il che significa per circa 200 immigrati intorno ai 50mila euro al mese – afferma Galli -. Eppure questi soldi dovuti non sono mai stati pagati mettendo in ginocchio il gestore. E la cosa paradossale è che dallo Stato, per l’accoglienza di 200 persone, la coop Caleidos ottiene quattro volte tanto, cioè 210mila euro. Ammettendo anche sia vero il ritardo, lamentato da Caleidos, nel pagamento da parte della Prefettura di qualche mese, il margine è talmente ampio da rendere incomprensibile l’insoluto di un intero anno, poco meno di 600mila euro”.

“È vero che nei 35 euro al giorno per immigrato va calcolato anche il vitto e il servizio degli operatori – aggiunge il capogruppo forzista – ma a questo punto credo sia necessario fare chiarezza su come venga spesa esattamente dalla coop Caleidos questa montagna di soldi pubblici e, nel caso, su quali altri fornitori sono stati lasciati senza il pattuito. Presenterò formale richiesta in Comune e Regione per l’istituzione di una apposita Commissione di inchiesta per far luce e per valutare l’operato di Caleidos”.

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