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Rinnovati gli accordi nazionali per la produzione delle sementi foraggere e di barbabietola da zucchero

da | Nov 6, 2018 | Nonantola | 0 commenti

Ampliamento della superficie coltivata, innalzamento degli standard qualitativi e di tracciabilità delle produzioni, rafforzamento della collaborazione tra le parti: sono gli obiettivi del rinnovo per il triennio 2019-2021 dei contratti-quadro nazionali per laproduzione-moltiplicazione delle sementi foraggere e di barbabietola da zucchero; accordi che sono stati siglati questa mattina a Bologna, presso la sede della Regione Emilia-Romagna, dai rappresentanti di Assosementi, a nome dell’industria sementiera, e del Coams, il Consorzio che raggruppa le organizzazioni di agricoltori-moltiplicatori, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli.

Le due intese, che interessano nel complesso oltre 40mila ettari di coltivazioni (dati Crea e Assosementi), in gran parte concentrati proprio in Emilia-Romagna, regione leader in ambito italiano ed europeo con una Produzione lorda vendibile stimata sui 120 milioni di euro, confermano gli schemi di contratto-tipo utilizzati dalle ditte sementiere per la stipula dei contratti di coltivazione con le Organizzazioni di produttori e con le singole imprese agricole, oltre a fissare tempi e modalità di pagamento, nonché precise garanzie sotto il profilo della sicurezza fitosanitaria.

“L’Emilia-Romagna- ha sottolineato l’assessore Caselli– detiene la leadership italiana nella produzione sementiera, con aziende altamente specializzate e un significativo flusso di export. Il rinnovo degli accordi conferma la validità delle politiche regionali volte a promuovere questo tipo di intese. Per il futuro bisogna puntare a valorizzare la produzione certificata e a rafforzare le relazioni di filiera, garantendo un’equa distribuzione del valore tra imprese agricole e ditte sementiere”.

Le novità dell’intesa sulle sementi di erba medica

Le novità che riguardano l’accordo quadro per le sementi foraggere sono essenzialmente due: l’adesione della principale organizzazione di produttori del comparto, la Apros di Ravenna, con conseguente allargamento dell’area geografica interessata; la riformulazione di alcuni parametri su cui basare i prezzi e la conferma di una serie di caratteristiche qualitative e tecniche (germinabilità, impurità e grado di umidità) sui quali si basa il meccanismo di premi e penalità adottato, che presenta un margine di oscillazione del 10% in più o in meno rispetto al prezzo base.

Oltre a quelli sopra indicati, potranno inoltre essere indicati nei singoli contratti e/o accordi di coltivazione ulteriori caratteristiche qualitative riferite alle singole produzioni, come ad esempio l’esenzione da specie infestanti. Per monitorare l’applicazione dell’accordo è operativo un Comitato tecnico interprofessionale in cui sono rappresentate in maniera paritetica le componenti agricola, industriale e le Regioni interessate.

Barbabietola da seme: crescono le superfici coltivate  

Per quanto riguarda la produzione di seme di barbabietola da zucchero, l’intesa innalza a 5.500 ettari la stima della superficie interessata, che si trova quasi interamente in Emilia-Romagna, territorio di eccellenza per questa coltivazione. Per il resto vengono riconfermati i contenuti del precedente accordo quadro. Nonostante il forte ridimensionamento del settore bieticolo-saccarifero in Italia, dove oggi si coltivano circa 37mila ettari di barbabietola da zucchero rispetto ai circa 120mila di 12 anni fa, il settore della moltiplicazione del seme è in espansione ed è rivolto a tutto il mercato europeo e non solo. L’alta qualità della produzione è peraltro particolarmente tutelata in Emilia-Romagna da una apposita legge e da quest’anno è operativo un sistema di georeferenziazione di tutte le coltivazioni, che concorre ad ottenere la massima purezza genetica delle sementi.

“Il rinnovo degli accordi- ha commentato Roberto Guarnieri, presidente della Sezione sementi foraggere di Assosementi, consentirà di proseguire l’ottimo lavoro finora svolto nell’ambito della filiera. In campo foraggero, dopo le ultime adesioni, l’intesa rappresenta oggi circa il 70% della produzione nazionale di seme di erba medica.

“Grazie a questo tipo di accordi- conclude Alessandro Lualdi, presidente di Coams- la collaborazione e le occasioni di dialogo tra le parti sono maggiori che in passato e questo è molto importante per trovare soluzioni a problematiche comuni come ad esempio la mancanza di prodotti che garantiscano un’adeguata difesa fitosanitaria”. Lualdi ha infine colto l’occasione per segnalare che “stiamo inoltre lavorando con Assosementi per estendere l’accordo anche alle specie ortive”.

 

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