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Simona dorme in auto, la sindaca di Nonantola ribadisce: “Aiutiamo solo chi è disposto a metterci del proprio”

da | Nov 2, 2018 | Nonantola | 0 commenti

NONANTOLA – Nuovo incontro in Comune a Nonantola, sulla vicenda di Simona Leonesi, la ragazza che è stata sfrattata da casa dopo la morte della madre e si è ritrovata a dover dormire in macchina. Si tratta di una storia, rilanciata sui social dall’amica Fiorenza Limberti, che ha mobilitato molte coscienze, e ne ha parlato anche Barbara d’Urso in televisione a Pomeriggio 5.

Ecco la cronaca di quanto accaduto fatta dalla stessa sindaca di Nonantola Federica Nannetti

Considerando l’impatto mediatico nazionale della vicenda – voluto e cercato dalla signora Leonesi e dalla signora Limberti, sicuramente non dall’Amministrazione – e il duro attacco alla comunità nonantolana, ritengo mio dovere proseguire nel comunicare l’esito dell’incontro annunciato martedì sera su questa pagina e avvenuto mercoledì mattina.
Infatti, insieme alla responsabile dei servizi sociali, abbiamo nuovamente incontrato la signora Leonesi accompagnata dalla signora Limberti. Durante il colloquio ha interagito con noi esclusivamente la signora Limberti, alla quale abbiamo fatto presente che non essendo attualmente più disponibile la soluzione da noi proposta il 19 ottobre, e rifiutata dalla signora Leonesi, le avevamo comunque trovato, in alternativa, una stanza fino a lunedì. Ci è stato risposto che per questa settimana la signora ha già un alloggio e un tetto sulla testa (e qui, a maggior ragione, non comprendo perché nel collegamento televisivo il racconto fatto, molto tendenzioso, sia stato un altro…)


Per la prossima settimana abbiamo comunque rimesso sul tavolo le nostre due proposte.
La prima riprende la possibilità di usufruire di una stanza, a spese della comunità nonantolana, in una struttura a Modena che ha l’obiettivo di creare opportunità professionali e formative per i giovani legate all’agricoltura sostenibile e all’educazione ambientale, e di sviluppare progetti socio-educativi e di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.
La seconda prevede il pagamento del viaggio fino alla casa del nonno che nuovamente si è detto disponibile ad accogliere la nipote, eventualmente accollandoci anche il costo per qualche ora di servizio in più alla sua badante, così da non gravare sul nonno e aiutare la signora Leonesi nel recupero fisico alla gamba che lei dichiara essere dolorante.
La signora Leonesi e la signora Limberti, ancora una volta, si sono prese del tempo per decidere se accettare o meno una di queste due proposte del Comune di Nonantola.

È chiaro da tutto ciò che rimaniamo fermi sulla nostra convinzione: possiamo aiutare solo chi è disposto a metterci del proprio.
Repetita iuvant.

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