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Tartarughe abbandonate trovano casa nella Fattoria Bosco della Saliceta

da | Nov 12, 2018 | In Primo Piano, San Felice sul Panaro, Medolla, Camposanto | 0 commenti

CAMPOSANTO, MEDOLLA E SAN FELICE – Tutto è nato una sera a cena, per caso. Tra i commensali c’era il veterinario Giordano Nardini, e c’era anche Luca Candini, proprietario dell’azienda agricola Tecnica Vivai che stava allestendo la Fattoria Bosco Saliceta. Tra una chiacchiera e l’altra il veterinario raccontò un suo cruccio: si trovava a dover gestire diverse tartarughe d’acqua che gli venivano portate da gente che non le voleva più o da chi le trovava abbandonate: di anno in anno diventavano sempre più grandi e ingombranti, ed erano sempre più numerose: dove metterle?

“Ci vorrebbe un laghetto”, sospirò il veterinario.
“Ce l’ho io il laghetto”, alzò la mano il vivaista.

E fu così che le tartarughe abbandonate a Modena hanno trovato casa nella Bassa, nella Fattoria Bosco della Saliceta. In uno dei laghetti, per la precisione. Sì, perchè tra Camposanto, Medolla e San Felice sul Panaro da qualche settimana a fianco al vivaio di via Ponte Picchetti è stata aperta al pubblico la Fattoria del Bosco della Saliceta. Una bellissima stuttura verde accessibile a famiglie bambini nei giorni in cui vengono organizzate le iniziative, e che piano piano si sta popolando di sempre nuovi animali. Adesso ci sono papere, oche, galline, le api, la casa degli insetti. E sono appena nati nuovi pulcini (in foto).

Domenica scorsa sono arrivate le tartarughe abbandonate. A portarle sono state i volontari dell’associazione Benessere Animale di cui fa parte anche il veterinario Nardini. Ci raccontano che si tratta di 17 tartarughe marine americane di varie età: le più grandi hanno più di 10 anni.

Le persone le comprano da cucciole, quando sono grandi come una moneta e vivono in un piccolo acquario. Poi crescono e diventano ingombranti, oppure vengono a noia. Fatto sta che in tanti desiderano liberarsene. Chi ha buon senso le affida alle associazioni di volontariato, altri le lasciano nei canali o nei laghetti pubblici. Facendo un danno enorme all’habitat, perchè quelle di moda oggi sono tartarughe americane molto più voraci delle nostrane, che mangiano e distruggono tantissimo. Per questo vanno trattate a modo e inserite in un ambiente dove possano essere libere senza danneggiare tutto.

Il posto giusto è un laghetto tutto per loro, come quello della Fattoria Bosco della Saliceta che ha persino una spieggetta dove le tartarughe possono stendersi al sole. Qui verrano sterilizzate e microchippate, poi si godranno i 600 metri quadrati di acqua in pace per tutto il resto della loro vita, che dura più o meno mezzo secolo.

Domenica mattina, durante la festa di San Martino, le tartarughe sono state liberate in acqua nel laghetto. Di seguito le foto e i video.

 

 

Ma non sono solo le tartarughe ad essere abbandonate. In Fattoria domenica c’erano anche le volontarie dell’associazione Follow The Bunny, che hanno raccontato come siano tantissimi i conigli abbandonati.

Già, quei tenerissimi e morbidi animaletti vanno gestiti con cura. Vanno sterilizzati o tenuti divisi altrimenti si riproducono… come conigli appunto. Sono delicati e si ammalano facilmente, quindi vanno vaccinati e nutriti con mangime adeguato.
Cure che sembrano evidentemente troppo onerose a chi compra questi anmali solo per far giocare i bambini e poi li abbandona. I conigli vengono trovati ovunque: nei parcheggi, ai bordi delle strade, nelle rotonde. I volontari li raccolgono e li curano, ma hanno bisogno di aiuto. Per questo Follow The Bunny organizza banchetti di raccolta fondi. Nei banchetti si chiede anche di firmare la petizione che chiede più attenzione ai conigli, che vanno considerati, anche secondo la legge, veri e propri animali da compagnia.

Il banchetto di Follow The Bunny

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