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Cimitero islamico a Mirandola, Platis (Fi): “Roba da film”

da | Dic 13, 2018 | In Primo Piano, Mirandola | 0 commenti

“Moschea ricostruita, pioggia di fondi dal Qatar e, oggi, anche un cimitero esclusivo per gli islamici gestito e  pagato dal Comune. Sono questi gli ingredienti che fanno di Mirandola la trama perfetta di un nuovo episodio di Peppone e Don Camillo.”

“L’Emilia colpita dal terremoto del 2012, si sa, è la terra di Peppone e Don Camillo. E così, siamo certi, che – ironizza il consigliere azzurro Antonio Platis – la penna di Guareschi avrebbe scritto fiumi  di parole per raccontare l’ultima incredibile scelta  dell’Amministrazione di Mirandola. La piccola cittadina della bassa  modenese vantava già il primato di aver ricostruito, a tempo di record  e ben prima di tutti gli altri luoghi di culto, la moschea abbattuta  dal sisma. Poi è salita alle cronache nazionali perché si è scoperto  che, oltre ai fondi pubblici messi a disposizione dalla Regione, sono
stati utilizzati per i lavori di ristrutturazione una maxi donazione  ricevuta da un fondo del Qatar.”

“Oggi, il Comune di Mirandola presentando il piano di investimenti  svela un nuovo progetto: ha intenzione di costruire un nuovo cimitero,  questa volta riservato agli islamici. Non un luogo per tutti, ma solo  per una parte della comunità. Nessuno – precisa Platis – mette in  dubbio che vi sia la necessità di dare una degna e rispettosa  sepoltura a tutti, ma già oggi si possono prospettare cimiteri con  aree miste, come per altro accade già nella vicina Massa Finalese.
Proprio su questa clausola di ‘esclusiva’ registriamo la nota stonata,  oltre a non avere chiaro – da tempo – quali siano le priorità per il  rilancio della nostra cittadina da parte di questa giunta.”

“Bisogna ricordare che quasi tutti i campisanti della zona – spiega  Antonio Platis, capogruppo Fi Area Nord – sono stati pesantemente  danneggiati dal sisma, tanto è vero che anche in questo bilancio  l’Amministrazione prevede ben 7 interventi e stralci per sistemare,  ampliare o recuperare gli attuali cimiteri. L’anomalia sta nell’ottavo  intervento prospettato dalla giunta di centro-sinistra che prevede una  vera e propria nuova area da dedicare in via esclusiva agli islamici.
In Italia ci sono pochissime esperienze di cimiteri per soli  musulmani, mentre prevalgono aree separate nei campisanti pubblici.
A ciò, è bene precisare, che non vi è una prescrizione religiosa in  tal senso. Anzi la Fatwa n. 21 dice che «seppellire un musulmano nel  cimitero di non musulmani non gli provocherebbe alcun torto, quello di  cui beneficerà il musulmano nell’aldilà saranno lo sforzo e le giuste  azioni, e non il piccolo posto dove egli è sepolto».”

“La proposta – illustra Platis – è stata inserita nel documento di  programmazione finanziaria senza i dettagli di spesa e quindi
presenteremo un’interrogazione per capire e conoscere i dettagli del  progetto”.

“La volontà da parte dell’Amministrazione di sinistra di procedere  nella direzione di un nuovo cimitero realizzato con fondi pubblici e  per uso esclusivo di una sola comunità rischia di rappresentare una  vera e propria forma di razzismo all’incontrario. A ciò va aggiunto il  tam tam sui social in cui già si parla di persone interessate al  progetto da Modena a Mantova. Insomma – ironizza Platis – Peppone non  è ancora riuscito ad aggiustare una chiesa al povero Don Camillo, ma  si è accattivato le simpatie di tutto il mondo islamico.”

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