Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Discarica di Finale Emilia, il Governo non si oppone: si farà

da | Dic 4, 2018 | In Primo Piano, Finale Emilia | 0 commenti

FINALE EMILIA – La questione si era ingarbugliata dopo che a Finale aveva vinto il centrodestra e a livello nazionale era tempo di elezioni, per questo nella partita sull’ampliamento e la riapertura della discarica di Finale Emilia richiesto da Feronia, la società partecipata di Hera e Comuni che la gestisce, su cui si scontravano Regione (favorevole) e Comune (contrario) la palla era stata gettata lontano, a Roma, al Governo. E il Governo ha detto la sua: se ne chiama fuori e non si oppone al progetto, e visto che tutti i tanti enti che partecipano alla Conferenza dei Servizi sulla questione sono favorevoli, con buona pace del Comune di Finale la discarica si può fare.

Anzi,  «il progetto proposto, oltre a risultare strategico per la piena realizzazione del principio di autosufficienza regionale, è tra l’altro diretto proprio a scongiurare possibili inquinamenti delle acque di falda mediante il ricorso alle migliori tecnologie disponibili assicurando ad ogni modo i livelli di sicurezza previsti dalla normativa. Si prevedono altresì specifiche prescrizioni (arginatura di tre metri) per il contenimento del rischio idraulico», scrivono da Roma nel parere firmato dal segretario generale del Consiglio dei Ministri Roberto Chieppa e inviato a Regione e Comune di Finale.

Del resto, ricordano dal Consiglio dei Ministri, “sia l’Arpa, sia l’Ausl, hanno motivatamente contro dedotto circa il parere negativo del Comune mettendo variamente in luce come non sia emerso alcun nesso causale tra valori metalli pesanti e presenza della iscarica, circostanza quest’ultima confermata anche dal Ministero dell’Ambiente”. E il Comune di Finale non ha .fornito argomentazioni sufficienti a smentire questa tesi, e si è opposto – rimarcano da Roma – “senza in alcun modo allegare studi e analisi condotti da esperti o da organismi accreditati dello specifico settore di riferimento in cui si contesti le posizioni assunte dagli enti istituzionalmente deputati alla tutela della salute”.

Insomma, anche il Governo come Arpae, Ausl, ministero dei Beni culturali, Soprintendenza, Province di Modena e Ferrara, Comune di Bondeno e Consorzio di Bonifica di Burana non si oppone alla richiesta di Feronia. Quindi, se la società lo ritiene ancora strategico, si potrà fare.

LEGGI ANCHE

 

Condividi su: