FINALE EMILIA – Dopo la decisione del Governo di non opporsi alla discarica di Finale Emilia si accende il dibattito politico.
Il sindaco Sandro Palazzi in un’intervista a Radio Bruno ha detto che “bisogna vedere come si comporteranno in viale Aldo Moro a Bologna, quali decisioni prenderanno, se continueranno in questa direzione o se rivedranno il proprio piano di individuazione delle discariche strategiche, tra cui era compresa Finale. Nel caso in cui la posizione della Regione non dovesse cambiare, come Primo Cittadino non lascerò nulla di intentato per fermare questo progetto. Valuteremo anche il ricorso al Tar, se fosse necessario”.
A prendere carta e penna per ribadire il no al progetto è Stefano Lugli, consigliere comunale di Sinistra Civica per Finale Emilia che in una nota boccia la decisione del Governo e attacca Lega e M5S:
Apprendiamo da una comunicazione di Palazzi Chigi che il governo Conte rimanda la decisione sulla discarica alla Regione Emilia-Romagna in quanto il sindaco di Finale Emilia Sandro Palazzi non avrebbe argomentato adeguatamente le motivazioni a sostegno del rifiuto ad ospitare sul territorio di Finale Emilia l’ampliamento da 1,8 milioni di ton di rifiuti speciali. E così l’ultima parola cade proprio nelle mani di quella Regione che la discarica a Finale Emilia la vuole ad ogni costo. Più che governo del cambiamento questo è il governo dello scaricabarile.
Consideriamo la pilatesca scelta del governo Conte di rimettere la decisione alla Regione un vero e proprio tradimento degli impegni assunti con i finalesi. Perché Lega e M5S si sono presentati in campagna elettorale a Finale Emilia promettendo lo stop alla discarica appena arrivati al governo, e invece oggi che sono nella stanza dei bottoni non esprimono un parere politico sull’ampliamento gettando Finale Emilia nelle braccia di chi la discarica la vuole realizzare.
Il consiglio comunale di Finale Emilia il 6 ottobre 2016 si è espresso a stragrande maggioranza contro il maxi ampliamento della discarica, e la nostra richiesta alla Regione di rispettare quello che l’assemblea elettiva finalese ha democraticamente scelto per il futuro della propria comunità resta immutata. La Regione Emilia-Romagna chiuda dunque questa vicenda e non imponga la propria volontà ad una comunità che ha già pagato un prezzo troppo alto in termini di impatto ambientale. E se la giunta Bonaccini decidesse di andare avanti chiederemo al sindaco di avanzare ricorso al Tar affidando la presentazione ad uno studio specializzato in materia ambientale. E invitiamo fin d’ora i finalesi alla mobilitazione per far valere le ragioni di una comunità che vuole cambiare il proprio destino.
Finale Emilia ospita sul suo territorio diverse attività produttive impattanti e due discariche esaurite di cui, l’ultima, è stata al servizio del bacino Hera raccogliendo rifiuti provenienti da tutta la Regione. La nuova discarica è destinata a raccogliere anch’essa rifiuti speciali sul libero mercato, quindi non ha nulla a che fare con i bisogni di smaltimento rifiuti di una comunità che ha da poco avviato anche la raccolta porta a porta per ridurre i conferimenti nelle discariche e negli inceneritori.
Sulla questione è intervenuto anche l’onorevole del M5S Vittorio Ferraresi che ha provato ha correggere il tiro.
“Sulla discarica di Finale non c’è nessun via libera da parte del Governo”, ha scritto il deputato in un comunicato e, citando una nota del Governo, ha spiegato che la Presidenza del Consiglio dei Ministri in merito alla richiesta, rimanda gli atti alla Regione perché “la stessa amministrazione possa utilmente provvedere in merito alla definizione del procedimento”. Dunque, spiega ancora Ferraresi, si tratta di “una risposta tecnica con cui si giudica “inammissibile” la proposta della Regione, ma che non sancisce alcun via libera”.
“Come per l’autostrada Cispadana, la decisione non spetta al Governo ma alla Regione Emilia Romagna a guida Pd alla quale ultimamente piace tanto scaricare le sue responsabilità, che dovrà decidere se andare avanti oppure no. Il progetto di discarica di Finale Emilia è stato voluto dal Pd territoriale su più livelli e il Pd ora lo deve fermare. Siamo e rimaniamo contrari al progetto che abbiamo con tutte le nostre forze contrastato. Ora la Regione ascolti la popolazione di Finale Emilia e dica no”, ha concluso il deputato.
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