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Dotti (Pd): “No ospedale baricentrico, l’ospedale rimarrà a Mirandola”

da | Dic 19, 2018 | Cronaca | 0 commenti

“L’ospedale rimarrà a Mirandola”: il capogruppo Pd in Consiglio comunale a Mirandola Enrico Dotti commenta il voto di martedì 18 dicembre in Consiglio sul tema ospedale e sanità. Ecco la sua dichiarazione:

 

“Bocciata dal Partito democratico, nella seduta del Consiglio Comunale del 18 dicembre, la proposta di petizione avanzata dal “Comitato per salvare l’Ospedale S. Maria Bianca”, dall’associazione “La Nostra Mirandola” e dal Movimento 5 Stelle, tesa a realizzare un ospedale “unico baricentrico” tra Mirandola e Carpi. Questo, infatti, avrebbe voluto dire che nei prossimi anni si sarebbe dovuto chiudere l’Ospedale di Mirandola e trasferirlo, insieme a quello di Carpi, costruendo un ospedale unico in una zona baricentrica, presumibilmente a Motta di Cavezzo. Questa decisione avrebbe arrecato un gravissimo danno per Mirandola e un forte disagio per la stragrande maggioranza dei cittadini del nostro distretto.

Il Partito democratico ha proposto un ordine del giorno, sul quale si confronterà con le altre forze politiche nel prossimo Consiglio comunale, che fra le altre cose impegna l’Amministrazione a realizzare i seguenti obiettivi politici:

–          il completamento delle opere di ristrutturazione dell’ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola, la costruzione della Casa della Salute (già in gara) e dell’Ospedale di Comunità (OSCO) di Mirandola che arricchiranno di servizi il presidio ospedaliero;

–          il completamento e l’apertura delle Case della salute già pianificate nell’Area Nord: Finale, S. Felice, Concordia e Cavezzo;

–          la condivisione del progetto di fattibilità del nuovo ospedale Ramazzini di Carpi con i Comuni dell’Unione delle Terre d’Argine e dell’Unione dei Comuni Modenesi dell’Area Nord, anche per individuare una ubicazione più favorevole, accessibile e vicina ai cittadini residenti nell’intero distretto nord;

–          una nuova programmazione sanitaria (PAL) più equilibrata fra centro e periferia della provincia modenese e, nel frattempo, fare ogni sforzo per riconoscere e mantenere elevate le professionalità e gli standard di qualità degli ospedali di Mirandola e Carpi, anche per limitare la mobilità passiva”.

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