Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Processo Aemilia, consegnati alla Guardia di Finanza 13 appartamenti confiscati alla ‘ndrangheta

da | Dic 18, 2018 | Altri Comuni, Cronaca | 0 commenti

Tredici appartamenti, oltre a 10 autorimesse, una cantina e un locale tecnico che dalle mani della criminalità organizzata passano in quelle della Guardia di Finanza, che ne farà una propria sede. È la destinazione dell’immobile confiscato alla ‘ndrangheta a Sorbolo, in provincia di Parma, che oggi è stato consegnato alla Guardia di Finanza dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc). Lo rende noto un comunicato della Regione.

I locali, confiscati nell’ambito del processo “Aemilia”, situati in via Montefiorino 2, sono stati assegnati in comodato gratuito alla Guardia di Finanza (Reparto logistico-amministrativo dell’Emilia-Romagna) che li utilizzerà come foresteria e alloggi di servizio in base ad un accordo firmato lo scorso ottobre con l’Anbsc.

“La consegna alla Guardia di Finanza di un importante patrimonio confiscato alle mafie rafforza l’opera di legalità e sicurezza pubblica per il nostro territorio- sottolinea l’assessore Palma Costi-. Encomiabile la sinergia istituzionale che ha portato a questo risultato. Il recupero e riutilizzo di beni confiscati è un’azione fondamentale che la nostra Regione sostiene, non solo con il contributo finanziario, ma anche con competenze tecniche e di progettazione, aiutando concretamente gli Enti Locali a formulare progetti sul loro riutilizzo”.

Alla cerimonia, che si è svolta nella Sala civica comunale, hanno partecipato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e, per la Regione Emilia-Romagna, l’assessora Palma Costi.

Beni confiscati in Emilia-Romagna

Il totale dei beni immobili confiscati in Emilia-Romagna è di 119, mentre dal 2011 (anno in cui è entrata in vigore la prima legge regionale in materia, poi sostituita nel 2016 dal Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili) sono 25 gli Accordi di programma sottoscritti su 15 beni immobili, con un contributo regionale di oltre 1,5 milioni.

Unica in Italia, la Regione ha finanziato, in collaborazione con l’Università di Bologna, una mappatura on line dei beni immobili confiscati alle mafie. Un impegno rafforzato con la sottoscrizione nel 2017 del Protocollo d’Intesa sulla gestione dei beni sequestrati e confiscati proposto dal Tribunale di Bologna per accelerare la destinazione a fini sociali dei beni immobili.

La destinazione degli immobili nelle politiche di valorizzazione degli immobili oggetto di confisca sostenute dalla Regione segue due direttrici: in primo luogo l’inclusione sociale delle persone che vivono condizioni di esclusione e marginalità (cittadini in situazioni di povertà, persone senza fissa dimora, immigrati, vittime di violenza, etc.); poi la realizzazione di spazi pubblici per rendere servizi ai cittadini (servizi per l’infanzia, per i giovani, per gli anziani, per l’istruzione, la cultura, lo sport, ecc.).

Ecco alcuni esempi: a Cervia e Comacchio, due alloggi confiscati alla criminalità organizzata sono oggi utilizzati come casa rifugio per donne vittime di violenza.

A Pieve di Cento, un edificio è stato trasformato dall’Unione Reno Galliera, con il supporto della Regione, in una struttura di accoglienza temporanea di nuclei familiari con minori e in emergenza abitativa e in una nuova sede della Polizia Municipale.

Ancora, a Berceto una villa confiscata è stata trasformata in piscina, centro idroterapico, palestra e biblioteca comunale.

Condividi su: