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Si aggirano nel condominio con fare sospetto, la Polizia trova loro addosso arnesi da scasso

da | Dic 24, 2018 | Cronaca | 0 commenti

Si aggirano nel condominio con fare sospetto, la Polizia trova loro addosso arnesi da scasso. Tutto + accaduto sabato sera a Modena, in via Biagi. Continua incessante l’attività di prevenzione e contrasto al crimine da parte della Polizia di Stato. Sono due gli arresti in questo fine settimana ad opera della Squadra Volante. Un residente aveva segnalato la presenza sospetta di due uomini che si aggiravano tra i condomini eha chiamatoil 112. Gli agenti hanno sorpreso i due mentre si trovavano ancora nell’androne d’ingresso di un palazzo.

I malviventi, entrambi cittadini georgiani, rispettivamente di 29 e 25 anni, con numerosi precedenti di Polizia, non sono riusciti a dare una valida motivazione circa la loro presenza in detto condominio. La perquisizione personale ha dato esito positivo a carico del 29enne, che nascondeva all’interno di una manica del giubbotto un cacciavite di grosse dimensioni, motivo per il quale è stato denunciato in stato di libertà.

Accompagnati in Questura per più approfonditi accertamenti, il 25enne è stato trattenuto presso le celle di sicurezza della locale Questura, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo in quanto rientrato illegalmente in Italia nonostante fosse gravato da un decreto di espulsione.

Sempre sabato gli agenti in servizio nel capoluogo hanno tratto in arresto un cittadino marocchino di 42 anni , destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa nell’agosto 2017 dal Tribunale di Modena.

Una pattuglia, mentre transitava in zona stazione ferroviaria, insospettitasi dalla presenza del 42enne, ha deciso di fermarlo per un controllo, dal quale è emerso che lo straniero, pregiudicato per reati contro il patrimonio, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ed inosservanza delle norme sugli stranieri, risultava appunto gravato da un ordine di cattura.

Al termine degli accertamenti di rito, il marocchino è stato tradotto in carcere a disposizione della Autorità giudiziaria.

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