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J Colors, a Finale partono i colloqui individuali in vista dei licenziamenti

da | Gen 4, 2019 | In Primo Piano, Finale Emilia | 0 commenti

FINALE EMILIA – I primi colloqui individuali, che molto probabilmente porteranno a dei licenziamenti, si terranno lunedì 7 gennaio. Per i lavoratori della J Colors il 2019 comincia, dunque, nel peggiore dei modi. Nei mesi scorsi erano stati annunciati 49 esuberi tra le sede modenese della ex Rossetti e quella di Lainate, in Lombardia. Da quel momento c’era stato lo sciopero dei lavoratori e contemporaneamente era partito il tavolo di confronto fra l’azienda e le organizzazioni sindacali Uil, Cgil, Cisl. Ora, però, arriva il momento più difficile. Per quanto riguarda Finale, i tagli riguarderebbero tra i 6 e i 10 lavoratori, forse tra quelli già prossimi alla pensione.

Già la scorsa estate quattro impiegati amministrativi avevano rinunciato al trasferimento nella sede lombarda rinunciando così al posto di lavoro.

L’azienda, che subì diversi danni dal sisma è titolare di alcuni tra i marchi più noti ai professionisti del settore, come Vip, Paramatti, Rossetti, Toscano e Tattoo per l’edilizia professionale e Arsonsisi e Elcrom nel campo delle vernici industriali, è tra le più grandi realtà italiane nel mondo dei colori, e subì gravi danni dal sisma del 2012. Dopo il terremoto, dei 60 dipendenti di Finale alcuni vennero messi in cassa integrazione, altri spostati in Lombardia. La vicenda dell’impresa si è fatta piuttosto complessa nella primavera del 2015.

L’Inps, infatti, non avendo ritenuto sufficiente l’azione della proprietà per riprendere l’attività produttiva, non aveva rinnovato la cassa integrazione “per sisma”. Nel frattempo, l’azienda aveva deciso di demolire e ricostruire il fabbricato danneggiato dal terremoto. Mentre si attendeva l’esito del procedimento Sfinge aperto presso la Regione e mentre il sindacato aveva fatto ricorso al Tar – ancora pendente – contro la decisione dell’Inps, i dipendenti erano rimasti senza stipendio e senza assegno sociale. Poi la situazione si era sbloccata, nel 2016 ci fu il taglio del nastro a Finale con l’avvio della ricostruzione e l’abbattimento della struttura terremotata.

 

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