CARPI – “Non è possibile, non posso essere stato io ad avere preso tutti questi soldi dal bancomat”. Tutti noi lo abbiamo pensato, guardando l’estratto conto mensile delle nostre spese. Lo avrà pensato anche l’imprenditore carpigiano vittima della truffa appena scoperta dai Carabinieri. Ma lui aveva ragione.
L’impreditore aveva notato, tra ottobre e novembre, che gli erano piano piano spariti 1.750 euro dal proprio conto bancario. Il rendiconto mostrava che erano stati fatti sette distinti prelievi da 250 euro ciascuno. Impossibile pensare a un furto, visto che la tessera bancomat l’imprenditore l’aveva sempre nel portafogli. E inveve era proprio un furto, architettato con molta cura da un insospettabile: un dipendente della sua ditta, un ragazzo di 28 anni.
Il 28enne infatti sfilava la tessera dal portafogli del capo sul luogo di lavoro, prelevava il denaro 250 euro alla volta e poi la rimetteva a posto. Così è successo aleno per sette volte.
I Carabinieri sono arrivati a lui grazie alla traccia elettronica che il 28enne si portava dietro: infatti dopo aver prelevato il denaro col bancomat del suo datore di lavoro era solito andare a comparre le sigarette al distributore, e usava la sua tessera sanitaria per azionarlo.