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Allerta fiumi, nessun problema per Secchia e Panaro in piena di passaggio nella Bassa

da | Feb 3, 2019 | In Primo Piano, Finale Emilia, Concordia, Camposanto, Nonantola, Soliera, In primo piano, In primo piano | 0 commenti

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BOMPORTO, BASTIGLIA, CAMPOSANTO, NONANTOLA, FINALE, CONCORDIA, SAN POSSODONIO, SAN PROSPERO., DOMENICA 3 FEBBRAIO – Secchia e Panaro sorvegliati speciali nella notte tra sabato e domenica, coi Coc aperti in tutti i Comuni rivieraschi coi volontari e i tecnici a monitorare l’evoluzione delle piene di passaggio, nella Bassa, proprio nelle ore notturne senza creare problemi.

Spiega la sindaca di Bastiglia, Francesca Silvestri:

AGGIORNAMENTO SITUAZIONE FIUMI
h 6.00
Sia Secchia che Panaro stanno lentamente calando. Proseguiremo il monitoraggio delle arginature finché i livelli non scenderanno sotto la soglia 2. Stiamo monitorando anche i prati di San Clemente che iniziano ad invasare acqua dal Naviglio, come è normale che accada quando i portoni Vinciani sono chiusi. Al momento nessuna criticità rilevata.

Sabato sera sono stati chiusi sia il ponte bailey tra Solara e Stuffione (nei Comuni di Bomporto e Ravarino) che il ponte Cà Bianca a Finale Emilia. Chiuso anche ponte Motta a Cavezzo.

Da Cavezzo la sindaca Lisa Lippi

AGGIORNAMENTO PIENA DEL SECCHIA – ORE 6.00

La piena del fiume ha superato la soglia 2 come da previsioni, il livello idrometrico è di quasi 9 metri, sta lentamente transitando sul territorio comunale. Sono uscite due squadre di volontari di Protezione Civile per il monitoraggio arginale, non si segnalano criticità particolari.

Il Coc è aperto e risponde al nr. 0535.49857.

Ponte Motta è stato chiuso in nottata.

Per tutta la notte sono stati chiusi Ponte Alto a Modena e ponte dell’Uccellino tra Modena e Soliera, entrambi sul fiume Secchia; chiuso anche il ponte di via Curtatona sul torrente Tiepido.
Chiusa anche la Via Emilia est alla Fossalta, come il ponte di Sant’Ambrogio, chiuso dall’Anas: un’eventuale apertura verrà valutata dai tecnici nelle prossime ore sulla base dell’evoluzione del fenomeno.
Chiuso anche  ponte vecchio di Navicello tra Modena e Nonantola.

Il livello idrometrico dei fiumi alle 6 del mattino: sono tutti sotto al livello di allerta rossa:

Spiega il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli che per tutta la notte è stato

 operativo il monitoraggio di argini e ponti a seguito dell’allerta arancione per criticità idraulica diramato dall’Agenzia regionale di protezione civile.
Nel corso della giornata, con il coordinamento del Centro operativo comunale, sono stati impegnati una dozzina di tecnici del Comune (settori Ambiente e Lavori pubblici), 60 volontari del gruppo comunale di protezione civile e gli operatori della Polizia Locale Modena: tre pattuglie nella zona di via Emilia Est, una in quella di Ponte Alto, con un ispettore a coordinare interventi e collegamenti con la sala operativa.

I principali interventi hanno riguardato il rafforzamento di arginelli e la chiusura di infiltrazioni con l’utilizzo di circa 400 sacchi di sabbia.
Si è intervenuti anche con autopompe, in particolare nella rotatoria di San Pancrazio, nei pressi di Lesignana, senza interruzioni della circolazione, e nella zona del Tiepido alla Fossalta in alcune aree di via Curtatona e nei pressi della via Emilia, oltre che a Navicello per allagamenti in aree cortilive.

Dalle 20 di venerdì al Centro Unificato di Protezione Civile di Marzaglia è attiva, in accordo con la Prefettura, la Sala Operativa Unica e Integrata dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile.

Nuovo aggiornamento piena.
Oltre al ponte di Sant’Ambrogio è stato riaperto al traffico anche il tratto di via Emilia est che comprende la rotatoria con via Scartazza, consentendo quindi, per chi proviene da Bologna, di raggiungere San Damaso e quindi la città percorrendo la Vignolese.
Entro la mezzanotte riapre anche il tratto di via Emilia est compreso tra la rotatoria e viale Caduti sul Lavoro. I livelli idrometrici del Tiepido, infatti, suggeriscono questa ulteriore cautela per quella zona.

A Campogalliano operazione di recupero, sabato pomeriggio, di alcune persone bloccate in casa  dal fiume Secchia che ha occupato alcune aree giornali

Il Po, cui tramite i nostri fiumi confluiscono tutte le acque delle nostre montagne,  è salito di tre metri in sole 12 ore , e nella notte ha continuato a crescere di oltre dieci centimetri all’ora.

Intanto nel Bolognese, a Castel Maggiore, il Reno ha rotto gli argini e sei carabinieri sono rimasti feriti, mentre stavano soccorrendo alcune persone isolate dall’acqua. Durante l’operazione di salvataggio a Bondanello di Castel Maggiore, il livello dell’acqua – spiega l’Ansa-  si è improvvisamente alzato e il gruppo è stato colpito da un’onda di piena. Per portarli in salvo è stato usato un trattore, ma una seconda ondata ha spinto il mezzo in un fosso. Sono stati salvati dall’elicottero dei vigili del fuoco e portati in ospedale per ipotermia. Nessuno è grave.
Tra i sei c’è anche il maggiore Elio Norino, comandante della Compagnia di Borgo Panigale, che stava coordinando le operazioni. Lo stesso ufficiale fu già coinvolto e ferito nell’esplosione del 6 agosto, nel raccordo autostradale di Bologna. Gli altri cinque sono militari della stazione di Castel Maggiore. Tre sono stati portati a Bentivoglio, tre al Maggiore di Bologna. Sul posto anche il comandante provinciale il colonnello Pierluigi Solazzo.
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