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Discarica di Finale, parte il pressing sulla Regione: “Non firmi per riaprirla”

da | Feb 12, 2019 | Finale Emilia | 0 commenti

FINALE EMILIA – Una lettera per richiamare la Giunta alle proprie responsabilità riguardo all’approvazione dell’ampliamento della discarica di Finale Emilia. È quella che Giulia Gibertoni, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, ha inviato  al presidente della Regione Stefano Bonaccini e alla sua Giunta che si appresta a dare l’ok definitivo al progetto dopo quello arrivato dalla Conferenza dei Servizi che si è svolta nelle scorse settimane.

“Dire di sì a questa discarica significa non solo mettere a repentaglio la salute dei cittadini e quello di un intero territorio, ma significa soprattutto ignorare volutamente tutta una serie di elementi che dovrebbero portare la Giunta a fermarsi immediatamente – spiega Giulia Gibertoni – Continuare a testa bassa sulla via dell’ampliamento facendo finta di nulla è molto grave. Bonaccini si fermi prima che sia troppo tardi”. Nella sua lettera Giulia Gibertoni elenca una serie di fattori che servirebbero, da soli, a bloccare il progetto della discarica: si va dall’esistenza dell’indagine penale che riguarda la vecchia amministrazione comunale di Finale e la richiesta di ampliamento dell’impianto, fino alla rilevazione che per un progetto di così grande portata e rilevanza non si sia fatta nessuna gara ad evidenza pubblica come fatto, invece, con la discarica Tre Monti di Imola. “Ignorare tutti gli elementi e i risvolti sia penali che politici che sono emersi dalle indagini portate avanti dalla Procura sulla vicenda della discarica è davvero da irresponsabili – aggiunge Giulia Gibertoni – Per questo credo che sia necessario incaricare l’Avvocatura distrettuale dello Stato di valutare gli atti dell’indagine per poter fornire alla Regione elementi utili alla valutazione del progetto. Allo stesso modo non si può pensare che Finale sia un caso a parte rispetto a quanto già stabilito per altri impianti, come per la discarica di Imola. In quel caso l’Autorità garante della concorrenza e del mercato specificò come un ampliamento di quella portata dovesse necessariamente essere inquadrato come una nuova richiesta. E visto che per Finale stiamo parlando di quasi 1 milione e mezzo di tonnellate di rifiuti speciali, provenienti da tutta Italia, non si può di certo fare diversamente. Far presente tutti questi dettagli alla Giunta che è chiamata a dare o meno l’ok alla discarica mi sembra il minimo che si possa fare. Anche perché d’ora in poi nessuno potrà più dire di non essere a conoscenza di questi aspetti che già da soli dovrebbero spingere chi ci amministra a bloccare qualsiasi ipotesi di ampliamento” conclude Giulia Gibertoni.

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