È Alberto Calciolari, 51 anni, impiegato pubblico, il candidato sindaco del centro sinistra a Medolla.
Già assessore, vanta una lunga esperienza nell’amministrazione e si presenta alle prossime elezioni amministrative a capo di una lista civica sostenuta dal Pd.
Definisce la sua candidatura coraggiosa sia per l’aria che tira in una certa direzione sia perché è personaggio poco noto a Medolla, perché non vive la piazza visto che lavora a Bologna, e anche perché il partito ha deciso di non chiudersi, ma di allargarsi andando oltre il Pd stesso.
Per questo non una lista del Partito Democratico, ma una lista sostenuta dal Pd. Definisce la sua una sfida impegnativa, ma accanto a sé in questo cammino che lo porterà alle urne ha un gruppo nutrito di giovani di cui riconosce un forte spirito di civismo.
La sua caratteristica sarà di non urlare sui social. Ha detto, infatti, di non gradire chi urla sui social e che
le polemiche che nascono sui social network lasciano il tempo che trovano.
Calciolari ha indicato anche le priorità della sua Amministrazione qualora dovesse essere eletto: vivibilità al primo posto e qualità della vita, con servizi che rispondano ai bisogni, città sicura in cui tutti debbano fare la loro parte, scuole e imprese che devono avere fra loro interazione fondamentale, offerta culturale buona. Cavallo di battaglia sarà l’apertura del centro culturale al centro della città.
Continuità e rinnovamento è lo slogan della sua campagna elettorale. Col gruppo di lavoro hanno organizzato cinque gruppi tematici su ambiente, strade, giovani, welfare e lavoro.
Il candidato non si sottrae alle domande dei giornalisti. A Medolla il tema caldo è la casa famiglia e su questa ha detto che chi proclama che appena eletto la chiuderà mente sapendo di mentire perché c’è una procedura ben precisa da seguire.