MEDOLLA – Assolto per incapacità di intendere e volere. Finisce così il giudizio in Tribunale per Pier Luigi Garutti, l’imprenditore di Medolla che accoltellò la moglie mentre lei era a letto a dormire nella loro casa di via Genova. Il giudice dell’udienza preliminare ha decretato che quella notte dello scorso aprile Garutti non era in sè. Dopo aver accoltellato alla gola con un machete la moglie Nadia Sgarbi, era stato lui stesso, imprenditore in società con la moglie in una azienda di macellazione a San Felice sul Panaro, a dare l’allarme chiamando il 118.
I Carabinieri, allertati dai sanitari, trovarono l’uomo sulla soglia della porta della villetta di via Brescia dove si era consumata la tragedia con ancora il machete sanguinante. L’uomo presentava ferite, per un tentativo di sucidio, ed era stato portato in ospedale a Mirandola per accertamenti. Subito dimesso, è stato immediatamente portato in carcere a Modena. Fin da subitò spiegò di non ricordare nulla.
Il giudice ha decretato che Garutti per i prossimi tre anni resti in libertà vigilata presso una casa di cura di Modena.
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