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Salute, gli emiliano-romagnoli consumano meno antibiotici

da | Feb 5, 2019 | Salute | 0 commenti

I dati degli ultimi anni parlano chiaro: i consumi calano, soprattutto in età pediatrica. In nessun’altra regione italiana si osserva, infatti, un trend in costante diminuzione come quello dell’Emilia-Romagna, dove dal 2010 al 2017 si è registrata una riduzione delle prescrizioni antibiotiche per i bambini del 35%. E il calo è ancor più consistente (- 37%) nei più piccoli, fino ai 6 anni. Complessivamente nel 2017 sono state 16,8 le dosi medie giornaliere di antibiotico ogni 1.000 abitanti: – 5% rispetto al 2016, – 16% se confrontato al 2010; numeri accompagnati dalla riduzione di questi farmaci anche in ambito ospedaliero (-2,8% dal 2010 al 2017).

Una sintesi dei risultati ottenuti è stata presentata in Commissione assembleare dall’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, e dalla direttrice dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale, Maria Luisa Moro,

Un’altra “buona pratica” diffusa in tutte le strutture ospedaliere del territorio ha portato risultati confortanti: il consumo di prodotti idroalcolici per l’igiene delle mani in ospedale (quelli che si trovano solitamente all’ingresso di un reparto o fuori dalle camere), sempre dal 2010 al 2017, è aumentato del 275%. Un importante risultato scientifico è poi il calo rilevante (-26%) della frequenza delle cosiddette ‘batteriemie’ sostenute da enterobatteri resistenti ai carbapenemi, cioè la proporzione di infezioni nel sangue dovute ad alcuni batteri resistenti agli antibiotici, che nel 2017 in Emilia-Romagna è stata inferiore del 26% rispetto alla media nazionale. E la regione ha anche un’altra specificità, che riguarda la rete delle microbiologie: grazie ai criteri di accreditamento, può contare su emocolture – esami di analisi del sangue di fondamentale importanza per le diagnosi microbiologiche – realizzate 24 ore su 24, con laboratori attivi 7 giorni su 7.

Risultati ottenuti anche grazie all’aumentata consapevolezza dei rischi associati a un uso eccessivo di antibiotici, e a tutti gli strumenti messi in campo dal “Programma regionale di contrasto alle infezioni correlate all’assistenza e all’antibioticoresistenza”.

“In questi anni- spiega Venturi- in Emilia-Romagna abbiamo costruito un sistema di monitoraggio estremamente dettagliato, che ci permette di avere indicatori specifici sulla prescrizione e il consumo di antibiotici, e un sistema di sorveglianza sull’antibioticoresistenza e sulle infezioni ospedaliere. Abbiamo agito, con specifiche campagne di comunicazione, anche sul fronte della sensibilizzazione ai cittadini e della formazione ai professionisti. Possiamo dire che, grazie a un’esperienza consolidata nel tempo, iniziamo a toccare con mano i risultati. Ma certamente – aggiunge l’assessore- non abbassiamo la guardia, perché quello dell’uso appropriato degli antibiotici e della lotta all’antibioticoresistenza è un tema sanitario di grande importanza, che investe direttamente la salute delle persone”.

 

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