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“Ci danno la discarica e ci tolgono l’auditorium”, la rabbia della Giunta di Finale Emilia

da | Mar 17, 2019 | In Primo Piano, Finale Emilia | 0 commenti

FINALE EMILIA – “Ci danno la discarica e ci tolgono l’auditorium”. C’è rabbia a Finale Emilia per quanto deciso dalla Regione Emilia-Romagna, ovvero di togliere i finanziamenti per l’Auditorium visto che il Comune non ha presentato in tempo il progetto.
La Giunta di centrodestra guidata dal sindaco Sandro Palazzi punta il dito contro il governatore Bonaccini ricordando come solo qualche giorno fa è stata approvato in Regione il via libera all’ampliamento della discarica. Un progetto in grado di portare a Finale più di un milione di tonnellate di rifiuti urbani e speciali non pericolosi.

Sintetizza l’assessore alla Cultura Gianluca Borgatti: “No auditorium, sì discarica. La Regione taglia i fondi per il nostro auditorium e, ironia della sorte, contemporeaneamente delibera la discarica. No cultura si rifiuti speciali. Bonaccini vergognati e vai a casa”

Arriva poi il sindaco Sandro Palazzi a ricostruire quello che è accaduto e aggiunge anche un duro attacco all’opposizione di centrosinistra

FINALESI SIETE IN BUONE MANI – La vera storia dell’Auditorium – di Sandro Palazzi

della serie: LA SINISTRA FINALESE INSIEME ALLA REGIONE A GUIDA PD CI TOGLIE I FINANZIAMENTI ALLA RICOSTRUZIONE E AUTORIZZA LE DISCARICHE

Sta per uscire il solito e stucchevole attacco alla giunta Palazzi anzi questa volta al sindaco, ora come pretesto, l’argomento ricostruzione.

Questa volta ad andare in scena è il progetto dell’auditorium, un progetto che iniziato con una richiesta di contributo il 15 giugno 2015 dalla giunta Ferioli (a distanza di oltre 3 anni dal terremoto), ha avuto sviluppo nel settembre 2015 con l’indicazione di massima dell’area magazzino Ex Comel di via Montegrappa (acquisto e ristrutturazione) per 1.000.000. Poi per vicissitudini di carattere legale (guarda caso) nel gennaio 2016 si sceglie come ubicazione l’area ex stazione delle corriere (con abbattimento previsto della stazione), si chiedono altri soldi e la Regione arriva a

Sandro Palazzi

concederne fino a 1.300.000. Si sottoscrive una convenzione tra Comune e Regione (23 marzo 2016) in cui è la stessa Regione che si deve occupare di tutto (vista la manifesta incapacità della giunta Ferioli di produrre il benchè minimo progetto di ricostruzione), progettazione e costruzione. Insieme all’auditorium sono previsti i nuovi magazzini comunali ( 1.000.000) e gli spogliatoi (160.000) (ex campo robinson demoliti non si sa perché) dello stadio comunale per una cifra totale di 2.460.000 circa.

Succede che in base la convenzione sottoscritta tra Regione e Comune è previsto che entro 60 giorni dalla sottoscrizione della convenzione ma non oltre il 15 aprile 2016, la Regione deve partire con la progettazione definitiva/esecutiva (stiamo ancora aspettando)
Si va alle elezioni, viene eletta la nuova giunta e si chiede di ottemperare alla convenzione; risposta :è entrato in vigore il nuovo codice degli appalti (dopo il 15 aprile 2016) la Regione non può più proseguire accollandosi l’iter della progettazione e realizzazione di tutte le opere (grazie, cominciamo bene)

Passa un anno e finalmente troviamo equilibrio al servizio LLPP che comincia a produrre benefici effetti (il progetto del nuovo magazzino è ora pressochè finito e pronto per la gara di appalto lavori e stessa cosa per gli spogliatoi dello stadio (che necessitavano di ulteriori 60.000 euro per poterli realizzare, presi dal nostro bilancio).

Nella Primavera del 2018 (marzo), un anno fa, convochiamo la struttura Regionale del commissario, a Finale in Casetta Gialla, alla fine dell’incontro, tenutosi anche per la questione scuola Frassoni (che poi abbiamo aperto esclusivamente per merito nostro) ci assicura che se presenteremo un progetto di fattibilità dell’auditorium entro breve il finanziamento è assicurato.

Così è stato, anzi, si è cercato di realizzare l’auditorium sfruttando il complesso Chiesa di S Francesco e Ex Asilo di Via Oberdan (che hanno quasi 4 milioni di euro di finanziamento ricostruzione) nel tentativo di riutilizzare e valorizzare un angolo della nostra città, costituendo un polo culturale/teatrale, facendo anche risparmiare fondi pubblici (questo era uno degli scopi a cui siamo tutti molto sensibili, non buttiamo via soldi pubblici).
Il progetto trovava anche il sostegno della stessa struttura Regionale alla ricostruzione (uno dei responsabili infatti “spingeva” in questa direzione dopo un sopralluogo avvenuto nel maggio 2018)
Succede però che dopo uno scambio di lettere tra il FEC (Fondo Edilizia Culto) proprietario della Chiesa di San Francesco si stabilisce che non è possibile avere la disponibilità dell’edificio per la realizzazione dell’auditorium, inoltre l’area rimanente (ex asilo comunale) non è sufficiente per affrontare degnamente il progetto.
Nell’Ottobre 2018, abbandonata l’ipotesi auditorium nella Chiesa di S. Francesco si parte a razzo per il progetto di via della Rinascita, unico pezzo di terra rimasto disponibile e adattissimo per ospitare una struttura che doveva essere al servizio della Cultura, ma anche e soprattutto, al servizio della comunità scolastica.

Si arriva alla consegna del Progetto Preliminare il giorno 8 gennaio 2019 (stiamo ancora attendendo una risposta dalla commissione Regionale per partire con l’esecutivo). Il progetto presentato, molto bello e moderno si sposa perfettamente con la nuova scuola Frassoni (la cui aula Magna è bella e funzionale ma non adatta per rappresentazioni teatrali e/o musicali).
Ora la Regione Emilia Romagna, appellandosi ad una sorta di eccessivo passare del tempo (ma come, ci avete detto meno di un anno fa che eravamo in tempo!) senza contare che siamo ancora in fase di emergenza (scade il 31 dicembre 2020),e senza contare che il progetto del Teatro è pronto ma occorrono almeno 2 anni di lavori per il ripristino totale, ci toglie il finanziamento, siamo l’unico comune a cui è stata diretta questa condanna, l’unico Comune che non ha un luogo di aggregazione sociale……

Non so Voi, ma io trovo che sembra essere una decisione di carattere punitivo, che non è basata su nessuna valida giustificazione, se non, forse, per questioni politiche/elettorali e far passare all’opinione pubblica l’idea che i comuni gestiti dal centro destra sono incapaci alla ricostruzione.

Comincio a pensare ormai sia l’unico motivo, e la conferma viene dagli attacchi da parte della Sinistra Finalese, che anziché collaborare insieme, e mettersi a disposizione della parte politica che governa e che è espressione della maggioranza democratica espressa dai Finale e Massesi è :
– L’unica e vera responsabile del disastro finanziario del nostro Comune, a proposito dove sono finiti 2,5 milioni di euro delle assicurazioni sisma che servivano a ricostruire e che ora mancano all’appello per costruire le nostre opere? Risposta: consumati e sottratti per pagare i loro stessi debiti
– Responsabile del ritardo di almeno due anni sul processo di ricostruzione causato dallo scandalo legato all’arresto del responsabile LLPP che ha pressochè immobilizzato tutta la struttura e alle accuse mosse alla giunta Ferioli, di cui ancora ci sono processi in corso,
– Complice della rovina di immagine della nostra Comunità, finita sui giornali con un Ente visitato per 3 mesi dalla commissione antimafia guidata dall’Onorevole Bindi, che ha decretato il totale disordine amministrativo e l’immobilismo operativo,
– Artefice della perdita di un ano operativo di opere, con il bilancio consuntivo che si è riuscito ad approvare solo dopo la nostra elezione (settembre 2016) e che di fatto ha fatto perdere un ulteriore anno di lavori e importanti investimenti.
– Incapace di avere realizzato l’auditorium prima della nostra elezione, quando tutti gli altri Comuni lo avevano già realizzato nei primi 3 anni post sisma 2012

E legittimo, ma troverete scandaloso che il Pd e forze associate abbiano ancora la forza di parlare anziché rinchiudersi per qualche anno in silenzio a meditare sulla propria incapacità amministrativa , anziché criticare chi, stia faticosamente cercando di far risorgere una città provata da una politica scandalosa

E’ infine paradossale che un rappresentante della estrema sinistra comunista come Lugli, assessore alla scuola e servizi sociali di passate amministrazioni di sinistra si scandalizzi ora e si sia dimenticato che è proprio la sua attività amministrativa lo ha reso uno degli artefici del dissesto finanziario esploso proprio in concomitanza della sua attività in quegli anni in cui il debito del comune è schizzato alle stelle…. anzichè chiedere dimissioni e revoca di deleghe agli altri, Dio ci salvi ancora per il futuro dal tenere lontano tali personaggi da ruoli di Amministrazione pubblica!

Dico ai Finalesi, lo so, non si vedono ancora opere e cantiere visibili, abbiate pazienza la strada è tortuosa ma, come un buon padre di famiglia che si occupa della casa senza fare i passi più lunghi della gamba si va avanti costantemente e con grande determinazione impostando correttamente tutte le opere e i progetti, cercando di non fare errori, condividendo il più possibile le scelte operative e lasciare a chi verrà dopo chiunque sia, la strada spianata per proseguire correttamente.

Questi fenomeni della politica locale, chiedono che rimetta la delega ai LLPP, inconsapevoli del fatto che come Sindaco rivesto la carica di Commissario alla Ricostruzione, ma li capisco, quando partiranno i prossimi cantieri sulle strade, quando si migliorerà l’efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica, quando si vedranno a breve cantieri della ricostruzione pubblica, cosa potranno più dire…. Approfittatene a sparlare male del Sindaco finchè siete in tempo….. Questa comunque è la vera indole della sinistra finalese

LA SINISTRA FINALESE INSIEME ALLA REGIONE A GUIDA PD CI TOGLIE I FINANZIAMENTI ALLA RICOSTRUZIONE E AUTORIZZA LE DISCARICHE

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