MIRANDOLA – Chi frequenta i social lo conosce bene, e ha potuto apprezzarne la verve in tutti i casi in cui le polemiche prendevano piede. Gestite con equilibrio e saggezza, tanto che – grazie anche agli altri amministratori- il gruppo di A Mirandola che raccoglie su Facebook piu di 5 mila abitanti della Bassa è uno di quelli in cui si può discutere di ogni argomento nella maniera più civile possibile. Cosa rara, di questi tempi.
Ora Giulio Marchetti, imprenditore del biomedicale di 59 anni, scende in politica. Lo fa con una lista civica chiamata “Prima Mirandola” che sostiene l’avvocato leghista Alberto Greco. Nella lista civica troveranno spazio nomi della società civile, tra cui esponenti dell’associazionismo e delle storiche lotte a tutela dell’ospedale di Mirandola.
Marchetti è legato a Greco da antica amicizia: ha lavorato, giovane tecnico, assieme all’avvocato durante le campagne saccarifere.
La decisione di scendere in politica la sintetizza in una battuta: “Se si vuole cambiare musica, bisogna cambiare i suonatori”, spiegando, tra le altre cose, che è una vergogna che la patria del biomedicale non abbia un ospedale all’altezza.
Laureato in Chimica all’Universita di Modena, Marchetti annovera tra le esperienze lavorative più significative la sua prima alla Tellure Rota, dove venne assunto durante gli studi. Passò poi alla
Dar, una delle creature del grande imprenditore Mario Veronesi e del suo gruppo storico. “Senza dubbio l’esperienza più significativa, per crescita professionale e per durata”, ricorda lui.
Nel 1998, il primo ottobre, inizia l’avventura della Safe, di cui è amministratore unico. Safe è un laboratorio di analisi e studio di consulenza, che lavora all’80% per le aziende del distretto Biomedicale di Mirandola, in diversi ambiti, ambiente e sicurezza, analisi merceologiche, acque, rifiuti, rumore. Safe è attiva anche nella produzione di un dispositivo medico, un dispositivo di fissaggio per tubi tracheali, deposito domanda di brevetto nel 2016, brevetto concesso nel 2018. Oggi Safe è una PMI innovativa che impiega cinque persone.
È sposato con Maria Cristina Mantovani dal 1988 e lavorano insieme, lei è la responsabile amministrativa dell’azienda. Un figlio, Carlo, che sta studiando economia aziendale a Ferrara.
Ha un fratello, Marco, più giovane di tre anni e sono entrambi nati da mamma Luisa il 1 luglio. Marco ha due figli, Alberto, più giovane, e Stefano. Marco è molto noto a Mirandola perché ha mantenuto la tradizione di Marchetti padre nel calcio, Antonio.
Antonio Marchetti fu uno dei calciatori storici della Mirandolese, corteggiato anche dalle grandi squadre professionistiche, poi allenatore. Allenò e fece crescere Livio Luppi, grandissimo attaccante di origini mirandolesi, atleta di enorme livello, con lunghissima militanza in serie A, tra cui Torino e Verona.
Giulio invece non ha mai giocato a calcio. Tra gli hobby, biliardo, bicicletta e Facebook (amministrare un gruppo come quello mirandolese è un impegno che prende molto tempo). Tra gli sport praticati, il karate e in gioventù l’hockey a rotelle.
Con il gruppo A Mirandola Marchetti promosse nel 2016 una fiaccolata di protesta nata sull’onda dell’indignazione per la rapina a mano armata subita da una tabaccaio. Parteciparono più di 300 persone.