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Teatro Nuovo, c’è il bando di gara per i lavori di recupero

da | Mar 23, 2019 | Mirandola, Ricostruzione | 0 commenti

MIRANDOLA – Sta per entrare nel vivo il recupero del Teatro Nuovo di Mirandola. Dopo l’approvazione del  progetto di restauro e ripristino con miglioramento sismico per l’edificio di piazza Costituente, lo scorso 20 marzo è stato pubblicato il bando di gara per l’appalto dei lavori che saranno affidati mediante procedura aperta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Realizzato dall’ingegner Lorenzo Coliva nel 1904, il Nuovo è stato fortemente danneggiato dal sisma del 29 maggio 2012. Si tratta di un edificio privato, ma il Comune si è reso disponibile al recupero assumendosi l’onere di intervenire in qualità di “soggetto attuatore”. Ora, però, è tutto pronto per il suo recupero.

L’Amministrazione comunale, su progetto autorizzato dalla Soprintendenza, ha anticipato alcune opere provvisionali per la messa in sicurezza del Teatro come puntellature, calastrellature, ponteggi e teli di protezione dalle intemperie. Gli interventi di progetto per la riparazione del danno e miglioramento sismico del fabbricato sono stati preceduti dall’esecuzione di un rilievo dell’esistente per determinare le strutture resistenti, la loro geometria e la loro caratterizzazione tramite indagini diagnostiche, stratigrafiche e meccaniche. Tutte le indagini di rilievo hanno evidenziato le vulnerabilità legate a specifiche carenze e hanno permesso di eseguire le verifiche di sicurezza.

Il Teatro Nuovo tornerà ad essere come prima: il progetto lo recupera nella sua forma originale, togliendo e trasformando volumi e spazi aggiunti nel tempo, permettendo una fruizione e una lettura degli spazi molto simile a quella che si aveva originariamente.

L’intervento sarà di restauro e ripristino con miglioramento sismico e, oltre ai danni, saranno risolte le carenze strutturali emerse a seguito del sisma. Interventi di ripristino funzionale e impiantistico permetteranno la rimessa in esercizio del Teatro dotandolo delle più attuali innovazioni tecnologiche.

Come sarà il Teatro Nuovo

L’intervento prevede il riuso, come supporto a tutta l’offerta teatrale, sia dello spazio del ridotto con i necessari collegamenti dal Foyer e dal Teatro stesso, sia la ristrutturazione del Foyer e un miglioramento dell’accesso dalla biglietteria, che il superamento delle barriere architettoniche tramite la realizzazione di un ascensore che collega il piano terra con il ridotto e i vari ordini dei palchi. Saranno completamente restaurati gli apparati decorativi, eliminate le superfetazioni e gli elementi incongrui con l’impianto originario. Per questo sarà ripristinato il fronte originario eliminando la cabina di proiezione in cemento armato e il muro in falso sul terrazzo grande dell’avancorpo che oggi racchiude un vano tecnologico non più utilizzato. Sarà realizzato un moderno impianto di climatizzazione. Saranno realizzati nuovi scenari di illuminazione, sia naturale che artificiale, della sala teatrale. L’eliminazione della vecchia cabina di proiezione, da tempo inutilizzata, permetterà il ripristino funzionale di luoghi dimenticati e di potere apprezzare l’ariosa spazialità architettonica originaria, nei volumi, nei materiali e nelle decorazioni.

Sono previsti interventi nella dotazione tecnologica del teatro: dalle luci con proiettori a colori led per il palcoscenico, comandati in remoto dalla regia, alla movimentazione in automatico delle scene, alla video proiezione sino alla resa acustica sia delle riproduzioni video che delle voci in diretta degli attori sul palcoscenico.

«Il Teatro è importante per la sua storia, per il suo significato simbolico ma anche per le nuove funzioni che ospiterà – ha detto l’assessore a Ricostruzione e Centro storico Roberto Ganzerli – teatro, cinema, danza, incontri culturali di ogni genere per farlo diventare un riferimento tutto l’anno per la nostra città ma anche per l’intera Area Nord. Mirandola sarà sempre più centrale per produttività, scuola, commercio, economia ma anche per la cultura».

Il recupero del Nuovo sarà realizzato dagli architetti ferraresi Adriano Lazzari, progettista e coordinatore, da Henry Gallamini, direttore dei lavori e seguiti dal responsabile unico del procedimento architetto Michela Di Leva.

L’importo complessivo dell’intervento ammonta a 4.468.596 euro e potrà contare sia su un contributo della Regione Emilia-Romagna per la ricostruzione post-sisma 2012 pari a 4.387.092 euro che su un cofinanziamento da donazioni/sms pari a 81.503 euro. La conclusione dei lavori è fissata per il 2021.

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