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25 aprile a Finale, Sinistra Civica attacca: “Operazione di revisionismo storico”

da | Apr 26, 2019 | Finale Emilia | 0 commenti

FINALE EMILIA – Non usa mezzi termini Sinistra Civica per Finale Emilia per commentare quanto accaduto a Finale in occasione delle celebrazioni del 25 aprile. La lista attacca il sindaco Palazzi che nel suo discorso ha citato l’omicidio del segretario del partito fascista di Finale Emilia Gino Falzoni, cosa che ha provocato l’immediata reazione dell’Anpi.

Scrive così Stefano Lugli, consigliere della lista di minoranza, nella tarda serata di giovedì 25 aprile:

Oggi a Finale Emilia abbiamo assistito ad un’operazione di revisionismo storico e bene ha fatto l’ANPI a scendere dal palco quando il sindaco Palazzi ha citato l’omicidio del segretario del partito fascista di Finale Emilia Gino Falzoni durante il suo discorso per la celebrazione della festa della Liberazione.

Un riferimento sbagliato e inaccettabile. Sbagliato perché il 25 aprile ricorda la vittoria degli ideali di libertà e democrazia che hanno spazzato via la dittatura fascista di cui Falzoni è stato autorevole dirigente partecipando a tutte le sue atroci fasi, marcia su Roma compresa. Inaccettabile perché è una mancanza di rispetto per chi è morto per la nostra libertà, perché la pietà umana per tutte le vittime di quella tragica pagina di storia del nostro Paese non deve farci dimenticare chi erano gli oppressi e chi gli oppressori.

Il discorso del sindaco rientra in uno dei tentativi sempre più frequenti di riscrivere la storia, magari decontestualizzando singoli episodi, per gettare fango sulla lotta di Liberazione, ma siamo sicuri che la maggioranza dei finalesi si riconosce negli ideali di libertà e democrazia nati dalla Resistenza e assunti nella Costituzione antifascista.

Viva la Resistenza, viva i Partigiani, viva la Costituzione.

Il sindaco Palazzi, invece, ha replicato così alle accuse:

Il mio discorso del 25 Aprile che ha fatto tanto male all’Anpi Finalese mi sembra un testo carico di speranza, della ricerca di riconciliazione, di pace, intriso della esaltazione dei concetti di Libertà e Democrazia, nello struggente ricordo delle vittime innocenti di tutte le parti coinvolte in quella stramaledetta guerra.
Ma evidentemente questi concetti possono pronunciarli solamente chi ne è ritenuto degno… cioè se appartieni politicamente ad una sinistra ormai lontana dalla gente e, quel che è peggio, dalla verità che il tempo ha piano piano svelato.
Grazie comunque per avermi indegnamente paragonato a Matteo Salvini come ha fatto provocatoriamente Sinistra E.R. , cosa che invece mi riempie di orgoglio.

Il 25 Aprile è una Festa che non ha colore politico, è una gioiosa occasione di ricordare la fine di un incubo vissuto personalmente dalle famiglie dei nostri nonni e un memoriale per la tante vittime innocenti che la guerra si è portato via, uomini e donne, la cui vita è stata spezzata brutalmente per sempre.
Il dolore non ha colore, se non quello del lutto.

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