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Da San Possidonio va in tv la storia di Janita, Francesco… e Jago

da | Apr 11, 2019 | In Primo Piano, Mirandola, San Possidonio | 0 commenti

SAN POSSIDONIO E MIRANDOLA – Da San Possidonio va in tv su La5 la storia di Janita, Francesco e Jago.  E’ la storia di una giovanissima famiglia, le telecamere del reality “9 mesi” li hanno seguiti mentre il piccolo Jago era ancora nella pancia della mamma e finchè non è nato all’ospedale di Mirandola.

Una gravidanza sotto l’occhio delle telecamere, insomma. Nel nuovo reality de La5 si racconta la vita di Francesco Avella, operaio di 23 anni e di Janita Dora Teresa Galliano,  21 anni. Un amore, il loro, sbocciato sui banchi di scuola all’Istituto Galilei di Mirandola.

Ecco cosa racconta Janita:

Come vi è venuta l’dea di partecipare al programma?

Abbiamo partecipato al programma grazie ad un’idea di mio padre, lui ha visto un annuncio su La5 che diceva più o meno “Siete una coppia e avete appena scoperto di aspettare un bambino, contattate questo numero…”. Così ci ha convinti a chiamare, quando abbiamo parlato con la produzione si sono interessati alla nostra storia e ci hanno chiesto di mandare un video casting. Da quel momento sono passate varie settimane prima che ci chiamassero, pensavamo non ci avessero presi e invece…

Invece adesso state preparando il gruppo di ascolto per vedervi tutti insieme in tv.

Si, la puntata andrà in onda in seconda serata il primo Maggio, e il replica nel pomeriggio di sabato 4 Maggio. Faremo una specie di gruppo di ascolto con gli amici che potranno venire, anche perché il piccolo riesco sempre a metterlo a nanna tra le 22 e le 23, così per la puntata siamo prontissimi a guardarcela tutta.

Quale è stato il momento più bello della trasmissione? 

Di momenti belli ce ne sono stati molti, faccio fatica a sceglierne uno. Forse il giorno in cui abbiamo fatto una festa per scoprire il sesso del bambino grazie ad un’idea di una delle mie migliori amiche e ovviamente la troupe è venuta a riprendere, o forse addirittura proprio il giorno del parto, la troupe in quella occasione è stata davvero discreta e per il tempo in cui non riprendeva sono stati anche un enorme aiuto.

E il più brutto?

Un momento brutto forse è stato il giorno del mio compleanno, ero già all’ottavo mese di gravidanza e la troupe principale non era disponibile quindi hanno mandato dei sostituti. Quel giorno ho dovuto fare riprese di tutti i tipi dalla mattina fino alla sera (incluso al corso pre parto) e sono arrivata alla mia festa esausta, quindi non me la sono goduta molto. Tra l’altro non hanno nemmeno ripreso l’apertura dei regali che avevano precedentemente considerato importante

Dicevi che avete fatto una festa per rivelare se il bimbo fosse maschio o femmina, è una cosa che va molto di moda oggi. Ce la racconti meglio per favore?

La festa l’ha ideata una delle mie migliori amiche, Ikram, che é venuta fin da Brescia quel giorno perché dopo gli esami di maturità si é trasferita subito lì dal marito. L’abbiamo organizzata a casa di mia suocera che aveva più spazio per tutti gli invitati. Abbiamo chiamato tutti i nostri amici, genitori e sorelle di mio marito con le loro famiglie. Mio fratello non è potuto essere presente perché si trovava in Australia. Qualche giorno prima della festa io ho fatto una visita dal mio ginecologo per scoprire il sesso e lui ha dato la risposta telefonicamente solo alla mia amica mentre io stavo nell’altra stanza con le orecchie tappate.

Davvero?

Sì, per farci scoprire se era maschio o femmina Ikram ha comprato due palloncini completamente neri e li ha riempiti con coriandoli del colore giusto.. Sopra ai palloncini ha scritto con indelebile bianco “boy or girl” e “Jago o Nathalie”, i nomi che avevamo scelto. 
Durante la festa li abbiamo fatti scoppiare con uno stuzzicadenti insieme io e mio marito Francesco e sono usciti tutti i coriandoli azzurri: maschio!
Avevate azzeccato i pronostici?
Avevamo anche fatto una specie di gara, chi pensava fosse maschio doveva vestirsi di blu o azzurro con un fiocco al polso dello stesso colore e ci pensava fosse femmina di rosa.
Un’altra delle mie migliori amiche, Sara, ha fatto due bellissime e buonissime torte. Ci siamo divertite un sacco a farle perché le ha fatte a casa mia dopo che avevamo girato insieme un sacco di negozi per trovare tutti gli ingredienti.
E ora Janita, vuoi lavorare o ti occuperai solo della famiglia?
Sto studiando per diventare addestratrice cinofila e l’anno prossimo, vorrei provare a sostenere l’esame per entrare all’Università, mi piacerebbe studiare Psicologia.
L’obbiettivo finale sarebbe poter fare Pet therapy. O in altro caso studiare Scienze dell’evoluzione. Comunque, per il momento, per aiutare la famiglia economicamente, da settembre/ottobre mi piacerebbe trovare un lavoretto part-time.

 

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