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Elezioni per i sindaci, la carica dei sette del Pd: “Ribalteremo il risultato delle politiche”

da | Mag 12, 2019 | In Primo Piano, Mirandola, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, San Possidonio, San Prospero, Amm. Mirandola, Amm. San Felice, Amm. Concordia, Amm. Medolla, Amm. Cavezzo, Amm. San Possidonio, Amm. San Prospero, Elezioni | 0 commenti

MIRANDOLA, CAVEZZO, CONCORDIA, SAN PROSPERO, SAN POSSIDONIO, SAN FELICE, MEDOLLA – L’aspettativa è quella di “ribaltare il risultato delle ultime politiche”, per dirla con le parole del sindaco uscente che a San Prospero cerca il bis, Sauro Borghi

Lo scorso anno alle elezioni politiche il Pd venne travolto da Lega e 5 Stelle e la paura che questo possa accadere anche alle amministrative pare non esserci. Almeno a parole. Siamo nella sede del comitato per Roberto Ganzerli sindaco a Mirandola, dove a due settimane dal voto i sette candidati sindaco in quota Partito Democratico hanno dato appuntamento ai giornalisti per presentarsi. Oltre a Ganzerli e a Borghi ci sono Lisa Luppi, che si ricandida a Cavezzo, Luca Prandini, che cerca la riconferma a Concordia, Alberto Calciolari che si candida a Medolla, Alessandro Fortini che corre a San Felice, Carlo Casari aspirante sindaco di San Possidonio. Tra i presenti anche Antonella Baldini, ex sindaca di Camposanto presentata come esponente del Pd di Medolla, e l’assessora alla ricostruzione in Regione Palma Costi.

Inevitabile la domanda sulle aspettative di vittoria alle elezioni dei sindaci, in un momento storico in cui il principale partito di centrosinistra è ai minimi storici.

 

“Ribaltaremo il risultato delle ultime politiche”, risponde Borghi per tutti. Perché, argomenta, “abbiamo tanto di buono da mostrare di aver fatto e abbiamo fatto un lavoro grandissimo di costruzione idee e progetti. C’è una differenza notevole con gli altri”. E a chi gli chiede se mostrare il simbolo del Pd in questa campagna elettorale sia uno svantaggio, visto che nessuno lo presenta nel proprio simbolo, la secca replica: ” Noi siamo candidati del centrosinistra, abbiamo il centrosinistra nel Dna e siamo tutti iscritti al Pd”. 

Aggiunge Simone Silvestri, coordinatore del partito per l’Area Nord che “il Pd ha preso riferimento a quanto accaduto un anno fa e in un anno si è messo a disposizione del territorio con cui ha una storia specifica e ha avuto confronto e costruzione di idee e progetti con la gente. Le liste civiche non sono una novità. Ci sono liste candidate per la quinta volta”.

“Non abbiamo progetti volgare e improvvisati. Tutto è stato fatto in modo molto serio”, chiosa ancora Silvestri.

 

 

Impegni e promesse per il prossimo mandato

 

Emerge disponibilità al dialogo, attenzione a non sbilanciarsi troppo in promesse roboanti, un approccio che – fatto salve qualche stilettata agli avversari degli altri partiti – si potrebbe definire “morbido” aquesta campagna elettorale. Ganzerli, per esempio, riferendosi al Pal 2011 che crea tante polemiche per quello che prevede per quanto riguarda la sanità nella Bassa spiega che “nulla è scritto sul marmo. Il Pal si può riscrivere in base alle esigenze della comunità. Noi non ci sottraiamo al confronto e stiamo dalla parte dei cittadini, pronti a chiedere quel che serve al territorio pur nel rispetto dei nostri ruoli”.

Altro tema dei progetti futuri quello del Comune unico, progetto che non è tramontato come pure sembrerebbe. Come argomenta Prandini, “la competitività del territorio deve passare da un progetto che preveda la collaborazione tra più comuni”. Il Comune unico non ha trovato un suo compimento nella scorsa legislatura ma “dallo studio di fattibilità sono emersi aspetti demografici e di formazione che possono essere uno spunto per fare altro. Nei prossimi cinque anni  – illustra Prandini – deve maturare la volontà di essere un comune unico tra la comunità, non deve essere una scelta fatta per motivi economici, ma deve essere una priorità delle persone che si sentano unite come comunità ed esprimano le proprie istanze”.

 

Altro tema trasversale, ha spiegato Lisa Luppi, è la programmazione territoriale. Già oggi un gruppo di Comuni – Cavezzo, Concordia, San Prospero, San Possidonio, Camposanto – sta realizzando una programmazione urbanistica congiunta. Un unico ufficio di piano per le materie urbanistiche, che ha senso che si coordinino.

 

 

Il programma congiunto per l’Area Nord

 

 

Alla conferenza stampa di presentazione dei candidati del Pd alle amministrative nella Bassa si è ricordato che sette Comuni su nove vanno al voto, un territorio che riguarda 85mila abitanti, un nuovo ciclo della vita amministrativa del territorio.

Ogni candidato ha espresso una parte del programma congiunto.
Roberto Ganzerli ha parlato dei servizi socio-sanitari che devono essere ritenuti strategici, cioè, da questo punto di vista il territorio è un argomento che va trattato a livello di area. “Bisogna guardare al futuro e alla contemporaneità delle esigenze, perché è inutile guardare al passato con nostalgia. Serve una rete di servizi efficaci ed efficienti, si deve innalzare il livello di accessibilità. L’ospedale di Mirandola ha avuto diverse vicissitudini, tra cui il terremoto, ma deve essere fatto un lavoro nuovo di sostegno. Bisogna guardare a dimensioni di area per questo ospedale e bisogna spingere anche per il progetto di hospice a San Possidonio”, ha spiegato Ganzerli.

 

Lisa Luppi ha parlato del tema della ricostruzione, un processo che sarà portato a termine nei prossimi anni, ma lo Stato deve fare la sua parte. In particolare, serve la proroga di diverse misure come ad esempio il ristorno dell’Imu dai fabbricati inagibili, la proroga del personale tecnica, la proroga dello stato d’emergenza al 31 dicembre 2020, cose che in effetti sono nell’emendamento che il senatore del Pd Patriarca presenterà al Governo nei prossimi giorni.

Luca Prandini ha parlato della necessità di lavorare come gruppo. La priorità deve essere la risposta ai bisogni dei cittadini, bisogna essere coordinati tutti per un unico obiettivo. “Abbiamo fatto la ricostruzione, ma ora ci sono scelte da realizzare. Ad esempio quelle ambientali come quelle sull’impianto di bidoneranno”, ha detto Prandini.

 

Sauro Borghi ha ricordato come sul nostro territorio ci siano esperienze di livello internazionale. Ha citato il caso di Aimag che nel 2018 ha fatturato 230 milioni di euro e ha un piano di investimenti molto ambizioso. “Non è un caso che qui si siano realizzati una differenziata al 90%. Vuol dire che è una popolazione alla ricerca di miglioramenti continui”, osserva Borghi. Anche lui punta sull’hospice di San Possidonio e ha ricordato che 400 milioni li ha messi l’Asp, 500 milioni le associazioni di malati oncologici della Bassa e del carpigiano, un altro milione di euro è arrivato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. Ora mancano ancora un po’ di soldi. Si aprirà il confronto con la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi che all’ultimo momento si era tirata indietro e quello che manca lo porteranno il mondo del volontariato e le imprese, ma l’hospice si deve fare.

 

Infine, hanno parlato Carlo Casari, candidato a San Possidonio, che ha presentato un progetto molto affascinante di viabilità ciclabile tra tutti i centri della Bassa, per favorire sia la mobilità tra un paese e l’altro sia il turismo e per collegarlo alle autostrade per le bici la Bologna-Verona e Euro 7. Fortini, candidato a San Felice, ha invece parlato del tema sicurezza sottolineando le mancanze che ci sono dal punto di vista del Governo. Ad esempio il progetto della caserma dei Carabinieri di San Felice è fermo da tempo, oppure la questione delle forze di Polizia di Mirandola a cui mancano vestiario e attrezzature. “I Comuni  – elenca Fortini – possono dare forza ai presidi di Polizia Municipale e lavorare sulla cultura della legalità, ponendo attenzione alle fragilità. La popolazione invecchia ed è più timorosa. E poi i problemi legati all’integrazione, alla riqualificazione delle aree abbandonate, si può investire sui progetti di socializzazione e sugli assistenti civici”.

 

Calciolari, candidato a Medolla, ha toccato il tema Europa: “L’Europa è una seconda patria, noi siamo convintamente europeisti, non giochiamo come fanno gli altri. E’ un luogo che ci ha garantito pace e progettualità. Chi ha bisogno di più Europa nella Bassa? Ne hanno bisogno le aziende, non solo quelle del biomedicale che esportano e il cui primo mercato è l’Europa. Ne hanno bisogno i giovani, le aziende agricole per la politica agraria comunitaria”.

Poi ha parlato Jenni Cinquegrana dei Giovani Democratici che ha proposto la realizzazione di uno sportello Europa nell’Ucman perché serve ad avvicinare i cittadini all’Europa e a tutti i bandi europei e le possibilità che questi hanno.

 

Infine ha parlato Palma Costi, assessora regionale, che ha ribadito l’importanza dei collegamenti, quindi non solo viari – ha ricordato che sulla Cispadana si sta andando avanti – ma anche tutti i collegamenti di rete telematica. La Costi ha ricordato che “le persone fanno la differenza, ci sono in campo investimenti notevoli e tutti gli investimenti fatti in passato adesso portano via via sviluppo, perché anche in questo momento ci sono aziende straniere – ha detto Costi – che vengono a investire ad esempio a Mirandola, dove in passato si sono creati il Tecnopolo, le scuole, quindi sono cose che cominciano a ritornare”.

 

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