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Firmato il Patto per lo Sviluppo e il Benessere dell’Area nord

da | Mag 23, 2019 | In Primo Piano, Mirandola, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero | 0 commenti

MIRANDOLA – È stato firmato nella mattinata di giovedì 23 maggio nella sala consiliare del Comune di Mirandola   il patto “Lavoro e Benessere: un patto per lo Sviluppo dell’Area Nord”. Il documento è stato sottoscritto da   A
sottoscrivere il documento sono stati Regione Emilia-Romagna, otto Comuni della Bassa (Camposanto, Cavezzo, Concordia, Medolla, Mirandola, San Felice, San Possidonio, San Prospero), Unione Comuni
Modenesi Area Nord, Unimore, Ufficio scolastico Emilia-Romagna, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, Tecnopolo “Veronesi”, Democenter, Cgil, Cisl, Uil, Alleanza cooperative italiane, Lega Coop, Lapam, Cna, Confesercenti, Confcommercio, Aimag, Formodena, Sanfelice 1893 Banca popolare.

Si tratta di un documento strategico che traccia linee di sviluppo del territorio in diversi settori (economia, lavoro, centri storici, cultura, ambiente) ed è un impegno di corresponsabilità.

Il Patto vuole portare il territorio e la sua comunità ad un livello di benessere maggiore rispetto a quello ante terremoto, passando dal concetto di “ricostruzione” a quello di “sviluppo”, guardando al futuro e puntando
su un progresso inclusivo e sostenibile, attento alle persone. Ma il patto sottoscritto – spiega una nota – intende anche recuperare lo spirito di squadra emerso nel post sisma volgendolo verso un agire insieme, sia in senso
verticale (relazioni tra istituzioni, imprese e società civile), sia in senso orizzontale, collaborando tra territori a prescindere dai confini amministrativi per individuare interessi ed obiettivi affini.

Si tratta di un Patto “aperto” a nuove adesioni ed a tutti gli enti ed associazioni che intendono partecipare ed essere protagonisti di questo percorso.

La firma è stata così commentata da Cgil, Cisl e Uil in una nota:

L’importante accordo sottoscritto da Cgil Cisl e Uil dell’Area Nord, elaborato in collaborazione con l’Unione dei Comuni, l’associazionismo locale, il volontariato, le scuole del territorio, il Tecnopolo, l’Agenzia regionale Socio Sanitaria e l’Agenzia per la Ricostruzione.

I sindacati hanno aderito convintamente all’accordo, perché oltre a mettere a disposizione ulteriori risorse, propone un “patto” tra gli attori sociali del territorio dalle marcate caratteristiche operative e rappresenta molto bene un territorio capace di muoversi in modo unitario.

E’ uno strumento che mette al centro il lavoro, stabile e sicuro, enfatizzando il ruolo dei giovani e delle imprese del territorio, ma allo stesso tempo promuove la crescita di una nuova classe dirigente, valorizza le diverse eccellenze sul territorio e l’identità e accresce il benessere dei cittadini.

Il processo di ricostruzione a 7 anni dal sisma, sta ridisegnando la fisionomia dell’Area Nord con l’obiettivo di riabitare i centri storici, ricreando spazi attrattivi commerciali e culturali, ma più in generale di servizi, quali catalizzatori di coesione sociale.

Una ricostruzione della comunità che passa attraverso la promozione di servizi alla persona, per contrastare i fattori di potenziale esclusione, dall’abbandono scolastico alla perdita del lavoro, al rischio della non-autosufficienza, legata all’invecchiamento della popolazione.

Sono stati messi in relazione gli impegni del Patto per il Lavoro sottoscritto con la Regione nel 2015 con le azioni del nuovo Piano per la Salute e il Benessere Sociale 2018/2020.

Per valorizzare il sistema produttivo sono previste misure di sostegno alle start-up innovative che possono innanzitutto contare sul Tecnopolo, per il quale è in corso un progetto di ampliamento. Nuovi servizi di marketing e promozione andranno inoltre a sostenere le imprese e quindi dovrebbe favorire una crescita occupazionale ed economica, di fronte a possibili scenari di crisi.

Il patto affronta anche il contrasto  alle diverse forme di degrado, da quello urbanistico e ambientale a quello etico, proponendo un’azione strategica che privilegia la legalità del sistema economico, rafforzando l’azione di prevenzione di violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e di contrasto al lavoro irregolare.

Sono stati definiti diversi macro progetti con le azioni concrete da mettere in campo nei prossimi mesi. Si interverrà sulla rigenerazione degli spazi urbani e centri storici; potenziamento delle reti della cultura e della conoscenza; progetti più efficaci per l’alternanza scuola-lavoro; accordo-quadro fra la Regione Emilia Romagna e Aimag per la realizzazione di progetti di fonti rinnovabili e l’efficienza energetica; sviluppo del Tecnopolo Mario Veronesi; piano per la mobilità sostenibile dell’Area Nord; reti di telecontrollo e controllo di vicinato; pianificazione urbanistica territoriale a livello di Unione; servizi on-line al cittadino quali l’iscrizione ai servizi scolastici e i certificati anagrafici.

Un insieme di azioni che proiettano il distretto dell’Area Nord in una nuova fase di sviluppo sociale ed economico nel territorio, a partire dal riconoscimento dei bisogni emergenti. L’elemento di maggior rilievo che caratterizza la ricostruzione post-sisma consiste non tanto nel semplice rifacimento di ciò che era, quanto nel perseguimento di uno sviluppo qualitativamente migliore.

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