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Impianto biometano a Concordia, l’azienda ritira la richiesta di urbanizzazione

da | Mag 11, 2019 | In Primo Piano, Concordia | 0 commenti

CONCORDIA – La prima notizia è che la Bio Bimat, l’azienda che vuole costruire l’impianto a biometano nell’area ex Kermer a Concordia, ha ritirato la richiesta di autorizzazione urbanistica per ripresentarla successivamente.

La seconda e più importante è che il Comune, sulla base del parere dei consulenti, può dire di no a realizzare l’impianto in quell’area.

Lo ha detto qualche sera fa il sindaco uscente e in corsa per il secondo mandato Luca Prandini nel corso di un’assemblea con gli elettori.

Secondo quanto riferito da Prandini davanti ad una partecipata assemblea, “le conclusioni a cui arrivano i nostri consulenti è che l’impianto non si può fare per la presenza di un’area boschiva da tutelare e per i vincoli del Piano urbanistico attuativo da rispettare. I boschi, infatti, sono soggetti a vincolo paesaggistico e le opere di urbanizzazione su un comparto unico come quello ex-Kermar possono essere completate solo con il nulla osta e consenso, delle attività già insediate”.

Quindi le aziende già presenti nell’area dovrebbero essere d’accordo per dare l’ok all’impianto, ma sarà molto difficile.

Il no del Comune si basa su quanto riscontrato dai consulenti, ma l’Amministrazione guarda oltre e si è rivolta a tutti i parlamentari affinché si facciano promotori presso il Governo di iniziative che fermino impianti di così grandi dimensioni.

Infatti, il senatore democratico Enrico Patriarca ha presentato – ha aggiunto Prandini in assemblea – “un emendamento al Decreto Crescita in cui si chiede al Governo di intervenire al fine di evitare il proliferare di questi impianti, a soli scopi speculativi, senza tenere conto dei bacini di raccolta della differenziata e rispondere ai veri bisogni della cittadinanza. Ognuno adesso eserciti la sua responsabilità. Noi stiamo esercitando ed eserciteremo tutte le nostre, perché questo impianto a Concordia non si faccia”.

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