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Ha numerosi precedenti e un decreto di espulsione il giovane che ha dato fuoco alla sede dei Vigili di Mirandola uccidendo due persone

da | Mag 21, 2019 | In Primo Piano, Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA – Ha numerosi precedenti e un decreto di espulsione il giovane che ha dato fuoco alla sede dei Vigili di Mirandola uccidendo due persone e ferendone altre 19. E’ quanto emerge dalle informazioni che hanno diffuso i Carabinieri che stanno indagando su quanto accaduto nella notte tra lunedì e martedì a Mirandola. I militari non rendono nota la nazionalità del ragazzo o la provenienenza – viene definito genericamente “nordafricano” – ma solo l’età accertata dai test medici: 18 anni. Il giovane era noto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi per reati contro il patrimonio, anche gravi visto che aveva in capo un decreto di espulsione. Non avrebbe dovuto essere a Mirandola, non avrebbe dovuto essere  in Italia. Secondo indiscrezioni sarebbe stato intercettato in un controllo di polizia a Roma, dichiarando di essere fuggito da diverse comunità della capitale. Nel corso degli anni si è presentato con diversi falsi nomi, false età e false nazionalità.
Nella Bassa il giovane è stato avvistato per la prima volta la notte tra lunedì e martedì qualche ora prima della tragedia sarebbe stato trovato da un’ambulanza lungo una strada vicino a Camposanto. Era bagnato, mostrava un preoccupante calo di temperatura ed ipotermia. Probabilmente era sceso da un treno e aveva percorso a piedi la strada nelal notte. E’ stato dunque portato in Pronto Soccorso all’ospedale di Mirandola. Una volta giunto in ospedale è stato messo su un lettino per i controlli di rito con una flebo per reidratarlo. A un certo punto, però, avrebbe staccato la flebo e se ne è andato via dall’ospedale di Mirandola senza dire nulla a nessuno. Il resto, è cronaca.

Uscito dall’ospedale si è trovato in via Roma e ha forzato la porta della sede dei Vigili Urbani. Qui ha accatastato mobili, carte e cartoni in tre punti e ha appiccato il fuoco. Prima di andare via ha preso un cappello, un giubbotto della divisa, un computer e un telefonino. Uscendo, ha preso a sassate le auto dei Vigili Urbani rompendo i finestrini.

Poco dopo, mentre veniva dato dai residenti l’allarme per l’incendio, i Carabinieri lo hanno trovato che vagava per  le strade di Mirandola e lo hanno arrestato.

Ecco il testo del comunicato stampa dei Carabinieri di Modena

Un giovane nord-africano è stato arrestato questa notte dai Carabinieri di Carpi con l’accusa di aver incendiato gli uffici della Polizia Municipale di Mirandola. Alle 3.00 di stanotte, difatti, il giovane si è introdotto all’interno del Comando della Polizia Municipale di Mirandola e dopo essersi impossessato di un giubbotto antiproiettile, di un telefono cellulare di servizio, di tre berretti di ordinanza e di qualche suppellettile, ha incendiato alcuni arredi. Messosi in fuga, è stato individuato e bloccato dai militari a circa 100 metri dal luogo del fatto. Nel frattempo le fiamme, rapidamente propagatesi per tutti gli ambienti, hanno prodotto una intensa coltre di fumo che ha saturato i nove appartamenti siti al primo ed al secondo piano della palazzina, causando la morte per asfissia di un’anziana donna italiana e della sua badante ucraina, la gravissima intossicazione del marito di questa e, in forma meno acuta, quella di altre diciotto persone, tutte evacuate e trasferite presso l’ospedale di Mirandola. Il ragazzo, che annovera numerosi precedenti e che, da ultimo, è stato colpito da ordine di espulsione, è stato arrestato con le accuse di furto aggravato, danneggiamento a seguito di incendio e morte come conseguenza di altro delitto.

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