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Ecobloks e le emissioni, Lugli replica a Spallanzani

da | Giu 26, 2019 | Finale Emilia | 0 commenti

FINALE EMILIA – Botta e risposta tra l’imprenditore finalese Alberto Spallanzani di Ecobloks e il consigliere comunale di Sinistra civica Stefano Lugli. Il tema è quello delle emissioni del nuovo camino per il quale l’azienda ha chiesto auorizzazione.

Scrive Lugli

Sono lusingato del fatto che un imprenditore trovi il tempo di leggere le mie interrogazioni e colgo volentieri l’occasione per rispondere alle affermazione di Spallanzani della ditta Ecobloks di Finale Emilia.
Innanzi tutto gli ricordo che il calcolo dei flussi di massa viene da sempre e da tutti fatto sulla base dei limiti e dei volumi autorizzati, che sono gli unici dati ufficiali. Tant’è che se, per esempio, ARPAE facesse un controllo sul camino E3 rilevando una portata di 80.999 Nmc/h e un valore di formaldeide emessa pari a 19,99 mg/Nmc, non potrebbe contestargli nulla. Rispetto ai dati che mi ha fornito, osservo che il valore di formaldeide rilevato tra il 2016 e il 2018 ha una preoccupante tendenza ad aumentare, arrivando a sfiorare l’82% del valore limite; segno che forse l’impianto non è più in grado di garantire quel 30-50% di abbattimento che Spallanzani dichiara essere la soglia per non rischiare di superare il valore limite autorizzato. A proposito: il camino E5 è privo di impianto di abbattimento, e forse sarebbe anche ora di installarlo. Un valore medio rilevato negli anni pari a 8,8 mg/Nmc di formaldeide non è affatto tranquillizzante. Sono convinto che una ditta come la Ecobloks in fase di costruzione di un nuovo camino non avrà problemi a raggiungere il valore di 5 mg/Nmc definito dalle BAT di cui alla Direttiva 2010/75/UE per il settore della produzione di pannelli in legno. Ma mi permetto di chiedergli di fare di più e individuare per il processo produttivo una colla priva di formaldeide, dal momento che la formaldeide è classificata come cancerogeno di categoria 1B, sostanza per la quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fissato un valore guida pari a 0,1mg/Nmc e il D.Lgs. 152/2006 un limite di 1 mg/Nmc, valori di molto inferiori a quelli dichiarati dalla Ecobloks.
Ringrazio Spallanzani per avermi ricordato che siamo già nella fase del secondo step autorizzata nel 2012, che prevede un raddoppio della produzione e, di conseguenza, un raddoppio della colla utilizzata: questa cosa mi era passata di mente, e devo perciò rifare i calcoli.
Infine, informo Spallanzani che presto proporrò al consiglio comunale una mozione per impegnare il sindaco ad esprimere parere contrario alla conferenza dei servizi chiamata a valutare la domanda di modifica dell’impianto avanzata da Ecobloks per inserire un nuovo punto di aspirazione.

 

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