Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Ricostruzione, per i Comuni della Bassa è a rischio paralisi

da | Giu 7, 2019 | San Felice sul Panaro | 0 commenti

MIRANDOLA, SAN FELICE E DINTORNI – Se non si sblocca la questione dei lavoratori precari impegnati nella ricostruzione, i Comuni colpiti dal sisma del 2012 sono a un passo dalla paralisi. La denuncia arriva dall’Unione Area Nord che chiede al Governo la possibilità di proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato, le assegnazioni delle risorse mancanti per il completamento della ricostruzione delle opere pubbliche.

Il 30 giugno, infatti, scadono i contratti di lavori di quanti (sono 135 progettisti di Invitalia SPA – società controllata direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) fino ad oggi si sono occupati della ricostruzione. Solo un intervento correttivo urgente da parte del Ministero dell’Economia, potrebbe consentire il normale proseguimento delle attività di ricostruzione.

La lista Insieme per San Felice ha rivolto un appello ai parlamentari del territorio e  “in particolare quelli appartenenti alle forze politiche al governo (Lega-M5S), a prendersi in carico questo aspetto ed operare affinché non si rischi il rallentamento o la paralisi della ricostruzione delle imprese”.

“Anche i terremoti – ha scritto in una nota il senatore democratico Edoardo Patriarca – appartengono a serie diverse secondo il Governo gialloverde. La ricostruzione post-sisma emiliana diventa di serie B. Com’è noto, il tanto decantato decreto Dignità non consente più di rinnovare i contratti dei tecnici specializzati di Invitalia (società di proprietà del Governo) che hanno lavorato, in gran parte assunti a tempo determinato, per le pratiche della ricostruzione post-sisma”.

“Ebbene – prosegue Patriarca – per la ricostruzione nel Centro Italia è stata prevista una norma specifica per consentire di continuare a utilizzare questo personale esperto. L’emendamento che chiedeva di estendere questa possibilità anche all’Emilia è stato bocciato dalla maggioranza gialloverde. E pensare che gran parte della campagna elettorale della Lega nell’Area nord si è basata proprio sulle presunte pecche della ricostruzione e sulle promesse di un cambio di passo. E’ vero il cambio di passo è già cominciato: ma in peggio! Cosa dirà ora ai suoi concittadini il sindaco di San Felice che martedì è salito giubilante sul palco insieme a Salvini? Anche i mirandolesi e i carpigiani dovrebbero tenere ben presente quanto sta accadendo, domenica prossima, quando andranno al voto: i Governi di centrosinistra hanno sempre agevolato la ricostruzione emiliana, quello gialloverde la vuole ostacolare”.

LEGGI ANCHE:

Precari della ricostruzione, Golinelli (Lega): “Ci penseremo nel Milleproroghe”
Ricostruzione, l’appello dei lavoratori precari: “Vogliamo finire il nostro lavoro”
Lavoratori ricostruzione, la Regione scrive al Governo
Sisma 2012, a rischio licenziamento 80 lavoratori di Invitalia

Condividi su: