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Finta intervista per cambiare contratto di luce e gas, occhio alla truffa

da | Lug 18, 2019 | Altri Comuni, Cronaca | 0 commenti

Ha suonato all’ora di pranzo e, spacciandosi come inviato dal Comune, ha cominciato ad illustrare tutta una serie di aspetti tecnici come se fosse una vera e propria intervista. Alla fine di quella che possiamo definire “ l’intervista dell’imbroglio” ha fatto sottoscrivere alla ignara signora un contratto di luce e gas con una serie di servizi accessori (elettricista, muratore, idraulico ecc. ecc.). A raccontare l’episodio Fabio Galli, vice presidente regionale del Codacons che in una nota spiega cosa è successo e mette in guardia i consumatori:

Quando la signora è riuscita a comprendere ciò che aveva sottoscritto è corsa allo sportello del gestore che attualmente gli fornisce il servizio, ed ha così avuto la conferma di avere stipulato un nuovo contratto per la luce e il gas con altro gestore.

Naturalmente il Codacons non contesta il diritto dei vari operatori di servirsi del cosiddetto “porta a porta” per vendere i propri servizi alle condizioni che gli stessi operatori ritengono opportune. Il Codacons contesta l’operato di alcuni venditori che si servono di questi raggiri per “strappare” una firma all’ignaro consumatore.

Per tale ragione insistiamo con fermezza nel consigliare ai consumatori di non sottoscrivere mai nulla prima di aver letto con attenzione ciò che viene loro proposto e, siccome il più delle volte i contratti da sottoscrivere sono molto articolati e pieni di riferimenti normativi, è bene farsi lasciare una copia del contratto (senza firmare alcuna ricevuta) riservandosi di valutarne il contenuto in un secondo momento per poi richiamare al bisogno il venditore.

Se quello stesso venditore, accampa delle scuse per non lasciare una copia del contratto, non merita alcuna fiducia da parte del consumatore che a quel punto deve con fermezza mandarlo fuori da casa.

In ultimo è bene ricordare agli utenti che il Codice del Consumo concede al consumatore un periodo di quattordici giorni (giorni festivi compresi) per recedere da un contratto stipulato attraverso un venditore che si è presentato a casa.

Proprio per tale ragione, abbiamo notizie di contratti che, oltre ad essere fatti sottoscrivere con i raggiri di cui sopra, vengono retrodatati. In questo modo si toglie del tutto o si limita illegalmente il diritto al consumatore, di annullare il contratto sottoscritto.

Un altro aspetto a cui bisogna fare attenzione è di non seguire i consigli telefonici che alle volte gli operatori, coinvolti da questi venditori disonesti, danno ai consumatori, consigliando di annullare il contratto mandando un fax o una mail, in quanto è bene servirsi sempre della raccomandata con ricevuta di ritorno tenendo ben conto che il citato Codice del Consumo, pone a carico del consumatore l’onere della prova dell’esercizio del diritto di recesso nei modi e nei tempi previsti.

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