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Gli studenti di Novi di Modena alla staffetta “2 agosto 1980 – una data per non dimenticare”

da | Lug 26, 2019 | Novi | 0 commenti

NOVI DI MODENA – Gli studenti di Novi di Modena alla staffetta “2 agosto 1980 – una data per non dimenticare”. “Sono orgogliosa di partecipare alla staffetta e di farlo insieme ai nostri ragazzi delle scuole medie”, afferma l’assessora all’Istruzione Elisa Montanari, “Il progetto ribadisce l’impegno condiviso tra Amministrazione, Scuola e Associazionismo per non dimenticare questa gravissima strage, sostenere l’Associazione dei familiari delle vittime nella ricerca della verità e per ricordarci di mantenere uno sguardo critico su ciò che ci circonda”.

Da 4 anni gli studenti delle seconde e terze medie delle Scuole di Novi di Modena e Rovereto sul Secchia affrontano il delicato tema del terrorismo in Italia, di quegli anni definiti “di piombo” di cui la strage del 2 agosto 1980 alla Stazione di Bologna fu il tragico apice. Tutti gli anni dal 1982 vengono organizzate delle “staffette podistiche” che da varie parti d’Italia confluiscono a Bologna il 2 agosto per ricordare il tragico evento.

Quest’anno il Comune di Novi di Modena ha deciso di finanziare un progetto sulla legalità dell’Istituto Comprensivo e del Circolo Naturalistico Novese che prevede la partecipazione di una decina di studenti alle tappe della staffetta, dal Brennero fino ad Avio di Trento.

Cinque giorni, dal 27 luglio al 31 luglio, e poi il 2 agosto con la partecipazione alla grande manifestazione di Bologna e alla commemorazione presso la sede della CO.TA.BO., Cooperativa dei Taxisti Bolognesi.

“Alternando momenti in bicicletta, lungo le valli dell’Isarco e dell’Adige, ad incontri con le Istituzioni, i familiari delle vittime e il mondo dell’Associazionismo locale”, conclude Silvano Tagliavini del Circolo Naturalistico Novese, “I ragazzi potranno diventare più consapevoli non solo di ciò che è successo quel tragico giorno ma anche dell’importanza di mantenerne viva la memoria, perché senza essa non abbiamo un futuro”.

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