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Tra Mirandola e Gavello “troppe polveri sottili, c’è forse un legame col diabete?”

da | Lug 8, 2019 | Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA – Quali sono i dati dell’insorgenza del diabete di tipo 2 nella Bassa modenese, dal momento che una recente ricerca internazionale ha dimostrato un legame tra il manifestarsi di questa patologia e la presenza nell’aria di polveri sottili? Lo chiede un’interrogazione di Giulia Gibertoni del Movimento 5 stelle, che si concentra sul territorio di Mirandola-Gavello, visto che, proprio in questa zona, i dati di Arpae mostrano livelli particolarmente elevati di polveri PM2,5 (che sono emesse in vari settori industriali).

“Per alcuni esperti- spiega la consigliera M5s- il nesso tra PM2,5 e rischi per la salute è talmente evidente che, potendo, bisognerebbe evitare di vivere nelle aree ad alta concentrazione di polveri sottili”. Basandosi sui risultati della ricerca pubblicata su The Lancet Planetary Health, la pentastellata appunta l’attenzione sulla Bassa modenese, poiché in quest’area “i dati hanno una tendenza pericolosamente vicina al limite massimo di 25 per metro cubo e questo dà luogo a un’esposizione prolungata agli agenti inquinanti, che i cittadini subiscono dunque giorno dopo giorno”.

L’interrogazione del Movimento 5 stelle chiede quindi alla Giunta se nell’area nord della provincia di Modena la tendenza epidemiologica sia in aumento negli ultimi dieci anni e “come valuti la rappresentatività del posizionamento dell’unica centralina Arpae di tutto il territorio della bassa modenese, dislocata in una zona rurale, poco abitata e decentrata”. Chiede poi “se non ritengano utile aggiungere altri dispositivi di rilevazione, perlomeno un altro in area più densamente urbanizzata e vicina alle vie di traffico, per poter integrare in modo più realistico la rilevazione con dati presumibilmente più attendibili e poter quindi meglio monitorare eventuali picchi, sforamenti continui e impatto là dove i cittadini effettivamente abitano, vivono, si ammalano”.

Domanda anche come mai non si ritenga “di favorire e incentivare economicamente politiche pubbliche di trasporto sano ed ecologico, quindi su ferro e non su gomma, inaugurando ferrovie e non autostrade”.  Infine, interroga la giunta per sapere “come mai non si pensi di riservare un’attenzione maggiore ai servizi sanitari pubblici di un territorio, già di per sé ‘collegato’ solo su gomma al resto della provincia e al capoluogo, e con dati di inquinamento dell’aria tanto allarmanti”.

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