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Più di 6700 bambini modenesi hanno disturbi dell’apprendimento, numeri record

da | Lug 9, 2019 | Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia | 0 commenti

AUMENTANO in modo esponenziale gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado della nostra provincia certificati, ovvero con disturbi specifici di apprendimento (Dsa) nell’anno scolastico appena concluso.

L’aumento si registra in realtà in tutta la Regione, con una crescita definita “impetuosa” dallo stesso Ufficio scolastico regionale, che ha condotto una rilevazione sulle segnalazioni di studenti.

E’ nel Modenese che si registra il picco più alto: 6.736 casi su 105.334 studenti, pari al 6,4% con 3.343 alunni certificati. Di questi, 5.084 sono italiani, 652 stranieri. A livello regionale nel 2018-2019 sono state 29.812 le segnalazioni di Dsa, ovvero quasi il 5% degli alunni.

Nel 2016-2017, anno del precedente report, le segnalazioni furono 25.135 (il 4,1%), quindi con un incremento nel biennio del 18,6%: in sostanza in tutte le province è stata superata la media standard indicata dall’istituto superiore di sanità. A Modena tra statali e paritarie hanno partecipato al monitoraggio 112 scuole e le segnalazioni più consistenti, 3229, riguardano le secondarie di secondo grado.

Per quanto riguarda le seconde classi coinvolte nella rilevazione – letto scrittura – , l’individuazione precoce Dsa riguarda il 49,6 per cento degli studenti con un 16,7 che ha mostrato ancora difficoltà dopo la seconda rilevazione. Le percentuali ‘parlano’ di una variazione di diagnosi, rispetto all’anno scolastico 2012/2013 del 153,5 per cento e le segnalazioni riguardano soprattutto studenti maschi, ovvero 4.163 rispetto alle 2573 femmine. Nella maggior parte dei casi si tratta di disturbo misto delle capacità scolastiche – 2525 casi. Seguono dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia.

A livello nazionale, ricorda l’agenzia Dire, gli alunni con Dsa sono il 3,2% del totale, un dato dunque nettamente inferiore a quello emiliano-romagnolo, che secondo l’Usr è dovuto in particolare al “ritardo con cui il sistema diagnostico dei Dsa va sviluppandosi in alcune regioni come Campania Calabria e Sicilia”, dove gli alunni con disturbi dell’apprendimento sono circa l’1% mentre le percentuali di Lombardia, Piemonte e Liguria sono simili a quelle dell’Emilia-Romagna.

La quota più consistente di studenti con Dsa in Emilia-Romagna è alle superiori (48,3%), che è anche il grado di scuola con l’aumento maggiore negli ultimi sei anni (da 3.231 a 14.412 alunni, +346%). Per l’Usr si tratta comunque di una “crescita attesa”, per effetto dell’aumento delle segnalazioni negli anni precedenti alle elementari e alle medie. Rispetto agli indirizzi di studio, alle superiori il maggior numero di Dsa si trova ai professionali. Nell’anno scolastico 2017-2018 a livello regionale hanno sostenuto l’esame di maturità 1.560 studenti con Dsa, pari al 5% del totale e in aumento rispetto ai 975 del 2015-2016 (3,2%) e ai 1.248 alunni del 2016-2017 (4,1%).

“La presenza di studenti con Dsa concentrata in alcuni indirizzi di studio- segnala l’Usr- ad esempio negli istituti professionali agrari, con il 15% circa degli studenti all’esame di Stato, interroga sulle modalità di orientamento adottate e, al contempo, richiede una competenza didattica particolarmente diffusa fra i docenti di queste scuole”. Per questo l’Usr si dice disponibile ad attivare eventuali percorsi formativi specifici. In generale, invece, le segnalazioni riguardano soprattutto i maschi (61%). Per quanto riguarda la cittadinanza, infine, si tratta più di ragazzi italiani che di origine straniera. Una differenza a prima vista “inattesa- sottolinea l’Usr- se si pensa alle difficoltà linguistiche per molti dei ‘nuovi italiani’, soprattutto se di prima generazione”. Allo stesso tempo, pero’, “proprio la loro situazione rende difficile il riconoscimento di Dsa”, da un lato perchè le famiglie di origine non sanno cosa sono i disturbi specifici di apprendimento e dall’altro perchè gli stessi esperti non sono in grado di fare diagnosi per tutte le oltre 130 nazionalità presenti in Emilia-Romagna.

 

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