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A Soliera la musica di sabato è nel segno del Mediterraneo

da | Lug 6, 2019 | Soliera | 0 commenti

SOLIERA – Si sviluppa nel segno del Mar Mediterraneo, il grande continente liquido” secondo la definizione di Fernand Braudel, culla di civiltà e teatro di naufragi, la giornata di sabato 6 luglio ad Arti Vive Festival, a Soliera. Tutto a ingresso gratuito. Si comincia alle 19 in piazza Fratelli Sassi con Takoua Ben Mohamed, fumettista nata in Tunisia e approdata a Roma da bambina con la famiglia, una brillante rappresentante della cosiddetta “seconda generazione”. Nel suo ultimo graphic novel “La rivoluzione dei gelsomini”, pubblicato da becco Giallo, Takoua racconta le vicende che hanno costretto il popolo tunisino a ricorrere alla Rivoluzione per riprendersi un Paese in declino e abbandonato a se stesso.
Alle 20.30, in piazza Lusvardi, prenderà avvio il programma musicale live. A salire sul palco saranno per primi i musicisti del progetto “Marinai”, l’espressione artistica di una felie interazione tra ragazzi migranti e coetanei italiani. La musica e la costruzione di strumenti musicali realizzati con materiali di scarto sono il mezzo per creare relazioni. Il progetto Marinai è a cura di SPRAR Reggio Emilia e Banda Rulli Frulli.
Alle 22 toccherà all’evento clou della serata: Mediterraneo. Undici musicisti su un unico palco, per una sola volta, per creare un’irripetibile performance di improvvisazione musicale: così come il Mar Mediterraneo rappresenta da millenni un luogo di incontro di popoli e di culture, il progetto “Mediterraneo” nasce per mettere in musica, con coraggio e orgoglio, il valore e l’importanza della coesistenza e della contaminazione. Con James Holden, Emma-Jean Thackray, Populous, Any Other, Machweo, Bienoise, Flu (Inude), Laura Agnusdei, Giulio Stermieri, Antonio Rapa e Dario Martorana, per un evento ideato dal circolo Mattatoyo di Carpi.
Alle 20.45, in piazza Sitti, va in scena “Stanno tutti male”, lo spettacolo che vede insieme Stefano Cenci, Riccardo Goretti e il cantautore Colapesce, per quella che gli autori definiscono “uno studio collettivo sull’infelicità individuale”. Lo spettacolo ha debuttato in inverno con successo al Teatro Fabbricone di Prato. Un affresco teatrale sull’uomo contemporaneo, per sentire in cosa crede, di cosa ha paura, cosa lo fa stare bene e cosa male e possibilmente riderne, riderne molto, smisuratamente.
Poi, da mezzanotte in poi, il Dopo Festival al Dude, presso Habitat (via Berlinguer 201).

A far da contorno conviviale ci saranno anche il Soliera Street Food e il mercatino handmade: da giovedì 4 a domenica 7 luglio il centro di Soliera sarà popolato da bancarelle originali, stand e food-truck pieni di prodotti tipici da tutta Italia.
Arti Vive Festival ama l’ambiente. In collaborazione con gli esercenti del centro storico, l’organizzazione si impegna in modo attivo, anche quest’anno, affinché durante i giorni di Festival vengano utilizzati, in tutti i punti di somministrazione, esclusivamente bicchieri riutilizzabili ecosostenibili, riducendo al minimo il consumo di plastica e la produzione di rifiuti.
www.artivivefestival.it

Mediterraneo: undici artisti per una jam session irripetibile
Il concerto di sabato 6 luglio, alle 22, in piazza Lusvardi a Soliera. Ingresso libero.

Arti Vive Festival fa incontrare i musicisti fra loro: accadrà sabato 6 luglio con Mediterraneo, una serata unica fra elettronica, performance artistica e jam session che vedrà esibirsi undici artisti: James Holden, Populous, Any Other, Emma-Jean Thackray, Machweo, Bienoise, Flu (Inude), Laura Agnusdei, Giulio Stermieri, Antonio Rapa Dario MartoranaL’ingresso sarà gratuito.

Dieci musicisti che si ritroveranno su un unico palco in piazza Lusvardi, per una sola volta, per creare un’irripetibile performance di improvvisazione musicale: così come il Mar Mediterraneo rappresenta da millenni un luogo di incontro di popoli e di culture, il progetto “Mediterraneo” nasce per mettere in musica, con coraggio e orgoglio, il valore e l’importanza della coesistenza e della contaminazione. In un un’epoca storica in cui si assiste alla diffusione quotidiana e sistematica di messaggi di egoismo e di paura, di isolamento e chiusura, è necessario reagire creando momenti di dialogo ed apertura, densi di significato: l’idea della performance è infatti maturata all’interno del circolo Mattatoyo di Carpi, attraverso un lungo periodo di discussione sulla necessità di rappresentare l’attuale momento storico. Le ragazze e i ragazzi dell’associazione culturale da mesi portano avanti un ambizioso progetto di promozione culturale prima che musicale, che ha l’obiettivo di andare in controtendenza alle attuali logiche di predominio dell’individualità. La performance in programma ad Arti Vive Festival sarà il coronamento di quel percorso. La sera di sabato 6 luglio, diretta dal musicista Giorgio Spedicato aka Machweo, andrà infatti in scena un’improvvisazione musicale dall’alto valore simbolico: gli undici artisti coinvolti non porteranno sul palco la loro musica, ma lavoreranno alla creazione di qualcosa di nuovo, unico ed estemporaneo.
I protagonisti del progetto sono di enorme valore: ci sarà James Holden, autentico alfiere della sperimentazione elettronica contemporanea; ci sarà Emma-Jean Thackray, tra le migliori compositrici e producer del new jazz inglese; ci saranno Populous e Bienoise, nomi di punta della scena elettronica italiana; ci sarà Laura Agnusdei, sassofonista sperimentale, conosciuta anche per la collaborazione con i Julie’s Haircut e Any Other; ci sarà Flu degli Inude, band in ascesa nel panorama italiano; ci sarà Giulio Stermieri al piano, uno dei migliori pianisti del panorama jazz italiano; ci saranno Antonio Rapa, batterista eclettico, e Dario Martorana, chitarrista sperimentale, entrambi collaboratori di Machweo. E ci sarà la bravissima Any Other, in concerto solista nella giornata di domenica 7 luglio.

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