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Truffa da 2 mila euro allo sportello del bancomat

da | Lug 4, 2019 | Bastiglia | 0 commenti

Truffa da 2 mila euro allo sportello del bancomat. È quanto accaduto a una signora che si era recata,.A Modena, a ritirare denaro in uno di quegli sportelli che si trovano agli ingressi delle banche, in un locale chiuso.

Ecco come riporta i fatti Fabio Galli del Codacons:

Sono le otto di sera, entra in una saletta bancomat interna di una banca credendola più sicura di una postazione esterna, ha bisogno di ritirare 100 euro e, mentre sta effettuando l’operazione, entra una persona, dall’accento straniero e, in malo modo, tenta di allontanarla dalla postazione cercando di mettersi davanti al monitor con la scusa che la postazione non funzionava. La Modenese, sbalordita e seccata dal comportamento che in quel momento le sembrava solo di un gran maleducato, annullava velocemente l’operazione di prelievo, ritirando la sua carta.
Operazione annullata, così credeva di aver fatto l’ignara Modenese.
In realtà solo dopo la signora si è accorta che pur avendo annullato l’operazione e ritirato il suo bancomat, l’abile malfattore le aveva prelevato dal suo conto ben 2.000 euro.
Del fatto stanno indagando gli inquirenti che la signora riferisce, abbiano visionato la ripresa della telecamera della postazione bancomat della banca le cui immagini confermano quanto raccontato dalla malcapitata.
Di certo questo fatto pone risalto su quanto possa essere diventato pericoloso utilizzare il prelievo del denaro attraverso il bancomat anche in un ambito che i più ritenevano maggiormente sicuro rispetto ad una postazione esterna agli uffici della banca, lungo la strada.
In realtà la sicurezza delle postazioni interne, durante la chiusura degli sportelli bancari, può essere vanificato da una serie di elementi in quanto quasi tutte le postazioni interne permettono:
1) l’accesso contemporaneo a più persone;
2) l’accesso semplicemente premendo un pulsante o strisciando una carta che può essere stata emessa anche all’estero;
3) la strisciata non viene registrata e dunque non si può risalire all’intestatario della carta;
Allo stato attuale dare consigli ai consumatori su questa tema è quanto mai complicato se non invitarli alla massima prudenza e a non fidarsi di nessuno.
Pensiamo però di non sbagliare nel chiedere al circuito bancario, che spesso pubblicizza quanto siano importanti le esigenze del cliente,
a) di predisporre postazioni interne con un solo bancomat,
b) che l’accesso possa essere consentito per una operazione alla volta e quindi ad operazione in corso nessun altro possa accedere alla saletta,
c) che il dispositivo di accesso censisca i dati della carta di credito o del bancomat, rendendo così rintracciabile l’intestatario della carta utilizzata per accede alla saletta.
d) Sia ovviamente predisposto anche un sistema di allarme che allerti le forze dell’ordine in caso di tentativo di ingresso con una carta che risultasse rubata.
In ultimo, proprio allo scopo di ridurre al minimo l’utilizzo del contante e quindi evitare prelievi dalle postazioni bancomat,
e) che le banche predispongano la totale gratuità delle operazioni di pagamento con carte di credito e bancomat sia per il cliente che per il negoziante.
Per quanto riguarda la Modenese vittima dei fatti raccontati il collegio legale del Codacons sarà al suo fianco per farle recuperare la somma sottrattale a causa di un sistema che non ha saputo proteggerla.

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