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Aumenta la bolletta dell’acqua, la Cgil chiede l’intervento dei sindaci

da | Ago 20, 2019 | Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero | 0 commenti

MIRANDOLA, SAN FELICE SUL PANARO, MEDOLLA, CAVEZZO, CONCORDIA, SAN POSSIDONIO, SAN PROSPERO, FINALE EMILIA, CAMPOSANTO – “La sorpresa di Ferragosto che abbiamo appreso solo dai giornali e che riguarda l’aumento della bolletta dell’Acqua con incrementi molto significativi, da 70 a 100 euro per utente, ci preoccupa davvero molto come sindacato e per questo chiederemo a breve un intervento diretto dei sindaci interessati”. Lo scrive in una nota Massimo Tassinari, coordinatore Cgil zona Area Nord.

Così prosegue la nota:

Un aggravio della spesa delle famiglie che arriva in un momento già molto difficile per la situazione che anche il nostro territorio sta vivendo da tempo, oltretutto senza vedere prospettive di sviluppo legate a piani concreti di investimenti pubblici o privati, che possano ridare fiducia nella possibilità di crescita occupazionale.

Le giustificazioni riportate da AIMAG, che fanno seguito alla variazione imposta dall’Autorità Nazionale di Regolazione, pur risultando coerenti con la modalità di calcolo degli importi tariffari, non possono tradursi nell’indifferenza dei Sindaci dell’Area Nord, in particolare di coloro che nella recente campagna elettorale hanno più volte criticato l’operato dei loro predecessori, proprio in merito ai costi delle utenze pubbliche.

Nella prossima tornata di Contrattazione Sociale Territoriale, in programma già per il mese di settembre, porremo nuovamente con forza e determinazione il tema delle tariffe e chiederemo conto alle istituzioni locali del loro impegno per garantire ai cittadini, a partire da quelli meno abbienti, un sostegno vero per affrontare spese indispensabili come appunto può essere quella per l’acqua.

Il nostro lavoro però andrà ben oltre, perché è urgente e prioritario creare anche nell’Area Nord le condizioni per uno sviluppo del territorio, basato sul lavoro stabile e sicuro. Inoltre dato che il fisco locale incide in modo considerevole sul potere d’acquisto e sul reddito di lavoratori e pensionati, andranno riviste le aliquote IRPEF, recuperando il tema della progressività fiscale, per renderla omogenea in tutto il distretto.

Lo strumento che proporremo ai nostri Sindaci come elemento di confronto sarà quindi il Patto per lo Sviluppo dell’Area Nord, sottoscritto il 23 maggio scorso da tutti gli attori sociali dell’area e dalla Regione Emilia Romagna.

Un accordo che contiene la progettualità necessaria per accrescere il benessere dei cittadini e sulla quale misureremo la capacità degli amministratori locali.

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