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Parte il piano di manutenzione per i ponti, con nuove regole per la prevenzione

da | Ago 12, 2019 | In Primo Piano, Mirandola, Finale Emilia | 0 commenti

PONTI, VIA AI LAVORI DEL PIANO PROVINCIALE, 6 MLN DI EURO, PREVISTI 10 INTERVENTI, “MA SERVONO ALTRE RISORSE”

Con i lavori sul ponte del rio Saburano a Montese, lungo la provinciale 27 della Docciola, al via il 19 agosto, parte il piano della Provincia per la manutenzione straordinaria di dieci ponti, lungo le strade provinciali, con un investimento complessivo di oltre sei milioni di euro.
I progetti saranno realizzati utilizzando le risorse messe a disposizione delle Province dal ministero delle Infrastrutture, all’inizio del 2018, al fine di recuperare i ritardi nelle manutenzioni dopo tre anni di tagli.
Dopo il ponte Saburano partiranno in settembre quelli del ponte dello Scoltenna, sulla provinciale 4 Fondovalle Panaro (senza limitazioni alla circolazione), al confine fra Pavullo e Sestola; la spesa complessiva sui due ponti sarà di un milione e 800 mila euro a cui si aggiungono i costi dei lavori in corso sul ponte Scoltenna sulle pile e nell’alveo per altri 250 mila euro.
Come sottolinea Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, «dal monitoraggio costante sui nostri ponti non emergono situazioni particolarmente critiche, anche grazie agli interventi periodici di manutenzione. I manufatti indicati nel piano, per tipologia ed epoca di costruzione, necessitano di manutenzioni straordinarie alle strutture allo scopo di “prolungarne la vita” nei prossimi decenni. Per completare tutte le necessità, occorrono risorse straordinarie che ci consentirebbero anche di anticipare gli interventi programmati».
Il programma proseguirà con due interventi ogni anno fino al 2023 che riguarderanno il ponte del Tiepido lungo la sp 16 a Castelnuovo Rangone (dove sono già stati effettuati lavori per 130 mila euro conclusi nei giorni scorsi), sul Guerro lungo la sp 17 a Castelvetro, sul ponte di Villalunga lungo la sp 467 Pedemontana a Sassuolo, sui ponti lungo la provinciale 324 a Fanano, Riolunato e Frassinoro, sul ponte di Casa dell’Aglio a Palagano e sul ponte di Concordia della sp 8.
I progetti fanno parte dell’elenco, presentato al ministero nell’agosto dello scorso anno, su richiesta del Governo dopo il crollo del ponte Morandi, contenente 30 interventi sui ponti lungo le strade provinciali modenesi (su un totale di oltre 180 ponti gestiti dall’ente) per complessivi 18 milioni di euro.
La Provincia, inoltre, è in attesa delle ulteriori risorse previste dal Governo nell’ambito dei fondi messi a disposizione per i ponti del bacino del Po che riguardano anche il territorio modenese.

L’INTERVENTO SUL PONTE DEL RIO SABURANO RINFORZI STRUTTURALI, GUARD RAIL, COSTO 600 MILA EURO

A Montese partono il 19 agosto i lavori della Provincia di manutenzione straordinaria del ponte sul rio Saburano, lungo la strada provinciale 27.
L’intervento, che ha un costo di 600 mila euro, prevede il ripristino dei calcestruzzi e delle armature di tutti gli archi, che saranno rinforzati con nuovi getti e fibre di carbonio, e dei pilastri e traversi della struttura del ponte, oltre al rifacimento dei guard rail; sarà adeguata, inoltre, la sede stradale nelle rampe di accesso per garantire una maggiore sicurezza.
I lavori prevedono una prima fase di accantieramento, allestimento dei ponteggi e lavorazioni preliminari che dureranno circa due settimane con circolazione a senso unico e limite di velocità a 30 chilometri orari.
Dal 2 settembre, invece, per consentire i lavori sulle strutture, sarà necessario chiudere la strada per 45 giorni fino al 14 ottobre; poi i lavori proseguiranno fino a marzo 2020 con ponte aperto e traffico di nuovo a senso unico.
Sul posto saranno indicati tutti i percorsi alternativi e le deviazioni di itinerario lungo la viabilità comunale e provinciale.
Per illustrare le caratteristiche dell’intervento è in programma mercoledì 21 agosto un incontro pubblico a Montese, alle ore 18 alla sala polivalente Don Dallari (l’ex cinema) in via Cuoghi 75; intervengono Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, e Alessandro Manni, direttore dell’Area lavori pubblici della Provincia.
Come sottolinea Tomei, «siamo consapevoli dei disagi per i cittadini, ma non c’erano alternative. Sul ponte di Saburano era ormai non più rinviabile un intervento di manutenzione e appena abbiamo avuto le risorse dal ministero abbiamo programmato i lavori. Con questo intervento avremo un ponte più sicuro sia dal punto di vista strutturale che dal punto di vista della sicurezza stradale, con guard rail adeguati e una sede stradale completamente rifatta anche nella segnaletica».
I lavori sul ponte saranno l’occasione anche per effettuare un intervento di risanamento e pulizia del rio sottostante e delle scarpate dove negli anni si sono accumulati materiali inerti, sfalci e piccole quantità di rifiuti scaricati abusivamente.
Realizzato nell’immediato secondo dopoguerra su un vecchio ponte degli anni 20, il ponte presenta un arco in calcestruzzo di 40 metri di luce che sovrasta una gola, dove scorre il rio Saburano, particolarmente profonda (il dislivello dal ponte al fosso è di oltre 18 metri); la sede stradale è larga sei metri.

ANCHE LAVORI DI MANUTENZIONE SUI GIUNTI SUI PONTI A FINALE EMILIA E FANANO, COSTO 220 MILA EURO

Oltre al piano degli interventi strutturali, la Provincia ha programmato e in alcuni casi terminato, una serie di lavori di manutenzione che riguardano in particolare il rifacimento dei giunti di dilatazione, intervento indispensabile al fine di prevenire fenomeni di degrado alle strutture causati dalle infiltrazioni delle acque piovane.
Dopo i lavori terminati la scorsa settimana sui giunti del ponte della nuova Pedemontana sul Torrente Tiepido a Pozza di Maranello, partiranno tra settembre e ottobre analoghi interventi lungo il viadotto dopo la galleria di Strettara lungo la provinciale 40 a Montecreto; sul ponte del rio Dardagna lungo la provinciale 324 del passo delle Radici a Fanano e sul ponte del canale Reno Palata lungo la provinciale 10 a Finale Emilia e sulla provinciale n.8 di Mirandola al ponte sulla ferrovia Modena-Mantova a Mortizzuolo. Complessivamente si tratta di una spesa complessiva di oltre 220 mila euro.

UN NUOVO PROTOCOLLO TECNICO PER I CONTROLLI VERIFICHE COSTANTI PER GARANTIRE LA PREVENZIONE

La Provincia ha avviato quest’anno un nuovo protocollo tecnico di monitoraggio dei propri ponti e viadotti che coinvolge tutti i tecnici dell’area lavori pubblici, grazie al quale si potrà avere un quadro sempre aggiornato ed esaustivo dello stato di salute delle infrastrutture viarie della rete stradale provinciale.
Il piano straordinario coinvolge oltre 30 persone, tra funzionari, tecnici e operai che eseguiranno la redazione periodica di report dettagliati e seguiranno costantemente l’evoluzione di eventuali anomalie o degradi.
Come evidenzia Alessandro Manni, direttore Area Lavori pubblici della Provincia «benché sui ponti presenti sulla rete stradale provinciale non risultino situazioni di particolare rischio, con queste nuove procedure intendiamo comunque migliorare la qualità e la frequenza dei controlli al fine di garantire interventi sempre più tempestivi e tali da prevenire situazioni di degrado che possono comportare limitazioni alla circolazione».
Sui ponti, aggiunge Manni, «oltre all’ovvio controllo delle condizioni strutturali, compreso il degrado dei materiali, per garantire una regolare transitabilità» è importante garantire una costante manutenzione anche delle strutture secondarie, a partire dai giunti di dilatazione, i sistemi di appoggio, fino all’efficienza dei sistemi di smaltimento delle acque reflue.

LA PROVINCIA GESTISCE 183 GRANDI MANUFATTI: SPESI SEI MLN PER I DANNI DA SISMA E ALLUVIONE

In questi ultimi anni la Provincia ha effettuato numerosi interventi di manutenzione, messa in sicurezza e ripristino dei ponti sulle strade provinciali, anche a causa dei danni provocati da sisma, alluvione e ripetute piene dei fiumi per oltre oltre sei milioni di euro, messi a disposizione nell’ambito delle risorse per la ricostruzione
Buona parte delle risorse hanno riguardato la ricostruzione del ponte di Bomporto con un costo di oltre quattro milioni.
A queste risorse si aggiungono quelle che la Provincia investe ogni anno per le manutenzioni ordinarie e straordinarie.
I ponti ripristinati e ammodernati dopo il sisma sono quelli storici di Concordia (realizzato dalla Provincia nel 1884), il ponte Pioppa a Novi di Modena, il cavalcaferrovia della linea Bologna-Verona a S.Felice sul Panaro, lungo un viadotto della tangenziale a Finale Emilia, il ponte Palata Reno a Finale Emilia, il ponte ferroviario di Mortizzuolo a Mirandola, il sottopasso ferroviario Bologna-Verona a Quarantoli, sempre a Mirandola, il ponte Collegrana lungo la provinciale 413 a Novi di Modena e il ponte del canale diversivo Burana a Canaletto di Finale Emilia.
Per quanto riguarda l’alluvione del 2014 la Provincia ha effettuato interventi di messa in sicurezza sui ponti del cavo Fiumicello tra Bomporto e Camposanto, sul Cavo Vallicella a Camposanto, a S.Felice sul Panaro lungo la provinciale 568; sul ponte del cavo Dogaro a Camposanto e sul ponte del Fosso S.Pietro a Bomporto.
La Provincia, inoltre, ha realizzato sempre in questi ultimi anni, i lavori a Sassuolo di ricostruzione della briglia idraulica a protezione delle fondazioni del viadotto del ponte della Pedemontana con una spesa di cinque milioni di euro, il consolidamento del ponte Motta a Cavezzo, il nuovo ponte sul Dragone tra Montefiorino e Palagano, in località “La Piana”, inaugurato nel 2017 e di recente i lavori di manutenzione del ponte sul Panaro a Camposanto.
La Provincia ha in carico 183 manufatti classificabili come ponti (vale a dire con luce libera non inferiore a sei metri), situati lungo la rete di oltre mille chilometri di strade provinciali.
Il ponte più vecchio della Provincia di Modena è il ponte sul Tiepido a Castelnuovo Rangone a servizio della sp 17; risale al 1865 ed è stato ristrutturato nel 2003, il più recente è quello sul Panaro a Bomporto, sulla provinciale 1, inaugurato nel 2017.

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