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Domato del tutto l’incendio alla Alba di Finale. Ma restano le perplessità dei cittadini

da | Set 11, 2019 | In Primo Piano, Finale Emilia | 0 commenti

FINALE EMILIA – Domato del tutto l’incendio alla Alba di Finale scoppiato venerdì 6 settembre a causa di un fulmine che ha centato una rotoballa. Ci sono voluti diversi giorni perchè l’incendio ha attecchito su decine e decine di rotoballe,continuando a bruciare all’interno di esse per molto tempo.  A sei giorni di sistanza si ritiene “che l’incendio ormai si ritiene pressochè domato. Nella notte scorsa è rimasto attivo un presidio del Comando dei Vigili del Fuoco di Modena per permettere lo smassamento e spegnimento degli ultimi residui focolai”.

Intanto però l’Osservatorio Civico Ora Tocca a Noi punta il dito contro Arpae che non ha reso noti i dati relativi all’ozono che si è sprigionato nell’aria durante l’incendio. Scrive il portavoce Maurizio Poletti:

Gli incendi e l’Ozono.
L’Ozono è tra le principali sostanze che contribuiscono all’inquinamento atmosferico.
L’Ozono è un gas con capacità irritanti per gli occhi, le vie respiratorie e per le
mucose in genere.
Elevate concentrazioni di questo inquinante favoriscono l’insorgenza di disturbi
sanitari nella popolazione, in particolare per ciò che riguarda le malattie respiratorie.
L’Ozono è un inquinante fotochimico che si forma quando la radiazione solare
reagisce con gli inquinanti presenti nell’aria.
Gli inquinanti che favoriscono la produzione di ozono sono gli ossidi di azoto e i
COV (composti organici volatili) e guarda caso sono proprio gli inquinanti che si
originano a seguito di processi di combustione.
Quindi gli ossidi di azoto e i Cov sono considerati precursori dell’Ozono.
È proprio il parametro Ozono, che può indicarci il livello delle variazioni degli
inquinanti dopo un incendio.
Per cui sarà interessante verificare il dato analitico dell’Ozono della stazione di
Gavello (stazione più vicina al luogo dell’ennesimo incendio verificatosi in territorio
di Finale Emilia), dal 6 settembre (data dell’inizio incendio) in avanti.
Il fatto che Arpae non abbia ancora diramato il dato dell’Ozono della stazione di
Gavello (mentre è presente per altre stazioni), ci fa pensare e ci preoccupa.
Non dimentichiamo poi che nell’ultima rilevazione del 5 settembre i dati dell’Ozono
relativi sempre alla stazione di Gavello, erano i più alti di tutta la provincia di
Modena e questo testimonia la difficoltà ambientale in cui viviamo.
Sui giornali tra i parametri citati non c’è l’Ozono .
È l’Ozono il massimo inquinante in questo periodo dell’anno nel nostro territorio ed è
sempre l’Ozono che è la cartina di tornasole dei livelli di inquinamento post incendio.
Allora intanto vogliamo sapere quale è il valore dell’Ozono! Qui da noi si sfora
continuamente l’Ozono: è questo il dato che ci dice che viviamo in un luogo inquinato
!Lo ribadisco, qui da noi sforiamo continuamente il livello delle Pm in inverno e
sforiamo il livello dell’Ozono in estate !

Interpellato in merito, dal Resto del Carlino, il dottor Stefano Folli di Arpae dichiara che «in effetti la centralina di Gavello è guasta: il giorno 6, martedì, si è verificato un calo di tensione e di conseguenza abbiamo subito chiamato un tecnico. Il guasto è in corso di riparazione, e da oggi la centralina entrerà in funzione. Il giorno dell’incendio, tuttavia – spiega Folli – i venti tiravano verso sud est, in direzione opposta alla centralina».

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